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Perché Donnarumma è stato fischiato in Italia-Ucraina? Portiere sotto contestazione, ma la titolarità…

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La vittoria dell’Italia di ieri sera ha rasserenato un po’ gli animi in vista del prosieguo delle qualificazioni agli Europei 2024 in Germania. La doppietta di Davide Frattesi ha permesso agli azzurri di tornare padroni del proprio destino nelle ultime quattro giornate del girone C e di poter pensare ai prossimi due impegni di ottobre con rinnovato entusiasmo. Ma un neo nella serata di ieri c’è: il trattamento riservato dallo stadio San Siro a Gianluigi Donnarumma.

Fischi, tanti fischi per il portiere del Paris Saint-Germain ogni volta che toccava palla. Un atteggiamento che sottolinea come la piazza ce l’abbia ancora a morte con il ventiquattrenne nato a Castellammare di Stabia, che due anni fa interruppe il proprio rapporto con il Milan per decidere di volare all’ombra della Torre Eiffel da svincolato, dopo un lunghissimo tira e molla incentrato sul rinnovo del contratto con i rossoneri, poi mai arrivato.

La Nazionale però non ha accettato questo atteggiamento, difendendo il proprio portiere. Al termine della sfida con l’Ucraina, tutta la formazione azzurra è andata ad abbracciare Donnarumma per fargli sentire la propria vicinanza, mentre il match winner Frattesi non le ha mandate a dire avanti alle telecamere, definendo questo comportamento nei confronti dell’estremo difensore ‘una cosa indegna‘.

Il CT Spalletti ha invece voluto minimizzare in conferenza stampa, mettendola sul piano tecnico: “Se fischiano, non ci siamo meritati gli applausi. A volte si può reagire con gli atteggiamenti, altre con le parole, altre volte si sta zitti e si lavora meglio. Abbiamo il dovere di comportarci come professionisti e non come bambini viziati“. Da questo discorso però non emerge una messa in discussione del posto da titolare, che appare saldo più che mai anche dopo l’assegnazione della fascia da capitano ieri sera con l’assenza di Ciro Immobile.

Foto: LaPresse

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