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Perché un milanese può arbitrare il derby? Com’è cambiato il regolamento e la “novità” per Inter-Milan

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La quarta giornata di campionato ci propone immediatamente un pezzo forte del campionato di Serie A. Sabato pomeriggio sarà il momento del match tra Inter e Milan, entrambe in cima alla classifica a punteggio pieno. La FIGC ha affidato il compito di arbitrare la partita al trentaseienne Simone Sozza.

Trentatré partite in massima serie in carriera per il trentaseienne, chiamato al debutto stagionale in A dopo essere stato il quarto uomo di Roma-Salernitana ed aver gestito Modena-Ascoli di Serie B. Pochi giorni fa è stato invece designato per la sfida di qualificazione ai prossimi Europei tra Spagna e Cipro. Ma la sua scelta per il derby rappresenta una novità.

Poiché Sozza è nato a Milano ed è parte della sezione di Seregno, in provincia di Monza. Fino allo scorso anno il trentaseienne non sarebbe mai potuto essere l’arbitro del derby della Madonnina, ma da quest’anno sì: l’AIA ha fatto decadere il vincolo di territorialità per le designazioni. Una decisione voluta dal designatore Rocchi, una piccola grande svolta per quanto riguarda gli arbitri.

Anche se lo stesso Sozza non è nuovo ad arbitrare le squadre milanesi. Tre match e tre successi per l’Inter, l’ultimo con il successo contro il Napoli a San Siro lo scorso anno, due su due per il Milan con il 2-1 alla Fiorentina come ultima partita. Se queste designazioni avevano lasciato perplessi in passato, ora non c’è più bisogno di esserlo.

Foto: LaPresse

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