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Rugby, l’Italia impiega un tempo per carburare, poi dilaga e batte la Namibia col bonus ai Mondiali

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È iniziata la Rugby World Cup 2023 dell’Italia di Kieran Crowley con gli azzurri che a Saint-Etienne hanno affrontato la Namibia. Un esordio che vedeva gli azzurri nettamente favoriti alla vigilia contro una formazione che non aveva mai vinto un match ai Mondiali. Ecco come è andata.

Buon avvio della Namibia, che dopo aver strappato un pallone aereo ha il primo vero possesso del match. Al 3’ fuorigioco azzurro e africani che vanno sulla piazzola con Tiaan Swanepoel che va a segno e 0-3 il punteggio. Poco dopo bella fiammata di Monty Ioane, ma l’azione non si concretizza. Insiste l’Italia, Namibia molto fallosa nei punti d’incontro e all’8’ Tommaso Allan va sulla piazzola per il 3-3. Poco dopo ottima palla rubata, poi un bel 50/22 che riporta gli azzurri in attacco, altro fallo in maul e cartellino giallo per Torsten Van Jaarsveld. Italia in superiorità per 10 minuti e arriva subito la meta di Lorenzo Cannone da maul e Italia che va sul 10-3. Prova a spingere ancora la squadra di Crowley e al 15’ palla rubata in touche e ovale che arriva a Paolo Garbisi che con un ottimo scatto corre fino a schiacciare dietro i pali e Italia che scappa via sul 17-3. Al 19’ troppa superficialità degli azzurri palla in mano, rischio eccessivo e palla persa nei propri 22, anche se l’Italia si salva nell’occasione.

Non si salva, invece, al 21’, quando la Namibia muove velocemente l’ovale al largo fino all’ala Mouton che si tuffa e schiaccia per il 17-8. Italia che ha alzato un po’ il piede dall’acceleratore, sia in attacco sia in difesa, e Namibia che prova a rifarsi sotto, anche se la mischia azzurra toglie le castagne dal fuoco e nulla di fatto. Insistono, però, i namibiani ed azzurri chiamati agli straordinari in difesa in un match dove in tutto il primo tempo non è pervenuto Ange Capuozzo. Allo scadere piazzato da oltre la metà campo per Swanepoel che però non trova i pali e si va al riposo sul 17-8, in un primo tempo dove l’Italia avrebbe oggettivamente dovuto fare di più.

Italia non convincente anche nei primi minuti della ripresa, poi un banale errore della Namibia regala finalmente una mischia in attacco agli azzurri. E dopo un paio di maul avanzanti è Dino Lamb ad allungarsi, Italia che torna a segnare e punteggio che va sul 24-8. Ora Italia che prova a muovere finalmente l’ovale un po’ al largo, dove il triangolo allargato è rimasto inoperoso per tutto il primo tempo. Invece l’occasione arriva per la Namibia al 54’, quando un fallo azzurro sui 5 metri concede una grande chance, ma l’ottima difesa di Manuel Zuliani obbliga al tenuto gli avversari. E subito dopo ecco che Ange Capuozzo si fa vedere. Scatto, palla al largo a Ioane che ripassa all’italofrancese, che si tuffa sulla bandierina per il 31-8.

Ora l’Italia si è sciolta e prova a giocare il suo rugby ed all’ora di gioco sembra arrivare la quinta meta con Marco Riccioni che conclude un lungo lavoro della maul e del pack azzurro. Ma il TMO annulla per un avanti precedente di Zuliani. Italia che torna ad alzare il piede e a lasciare il finale del match in mano alla Namibia, che però non sfrutta il momento per accorciare almeno il divario. Ormai match virtualmente finito: da segnalare le mete di Haime Faiva al 74’, di Manuel Zuliani quasi allo scadere e di Paolo Odogwu per il 52-8 finale.

Foto: Federugby via Getty Images

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