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Rugby, Mondiali 2023: Italia, con la Namibia bene la vittoria, ma ora serve un cambio di marcia

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Paolo Odogwu

Buona la prima. L’Italia esordisce alla Rugby World Cup 2023 con una netta vittoria per 52-8 contro la Namibia e il primo obiettivo iridato è portato a casa. Un successo meritato, cinque punti portati a casa e mai la sensazione che potesse finire diversamente. Ma nonostante ciò non è tutto oro quello che luccica.

La partita con la Namibia era sulla carta la più facile per gli azzurri, che ora saliranno di livello contro l’Uruguay prima dei due big match contro Nuova Zelanda e Francia. Illudersi che il 52-8 voglia dire che in campo a Saint-Etienne c’è stata un’Italia perfetta vuol dire non aver visto il match. L’Italia ha vinto, dominato, ma per lunghi tratti si è trovata in difficoltà, incapace di mettere in campo il gioco cui Crowley ci ha abituato negli ultimi anni.

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Ange Capuozzo ha visto il primo ovale dopo oltre 50 minuti di gioco, Monty Ioane dopo la fiammata iniziale ha dovuto aspettare gli ultimi 20 minuti per mettersi in mostra. Tommaso Allan, perfetto al piede, non è stato mai praticamente coinvolto nel gioco azzurro. Insomma, l’Italia si è affidata al pack e ai suoi centri, ma troppo a lungo ha evitato di creare del vero gioco. E quando l’ha fatto, nel primo tempo, ha corso rischi inutili nei propri 22 metri.

A dimostrazione delle difficoltà azzurre va segnalato come i migliori placcatori del match siano stati Michele Lamaro (19), Lorenzo Cannone (13), Giacomo Nicotera (11) e Simone Ferrari (10). Un dato che, però, va visto anche in positivo, visto che l’Italia ha placcato comunque con l’87% di successo (imbarazzante il 59% della Namibia, ndr.). Da qui gli azzurri devono ripartire, ma con la consapevolezza che dall’altra parte non ci sarà sempre un pilone di 185 cm per 120 kg, ma avversari veri.

Foto: LaPresse

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