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Ryder Cup 2023, McIlroy: “I nuovi arrivati sono il futuro dell’Europa”, Rose: “Tornare nel team era uno dei miei grandi obiettivi”
Seconda giornata di conferenze stampa al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, dove prenderà inizio tra meno di 48 ore la 44a edizione della Ryder Cup 2023. Sei giocatori del Team Europe avevano parlato ieri, gli altri sei hanno parlato oggi. Questi i passaggi più interessanti delle loro dichiarazioni.
Tra i grandi leader della squadra europea ci sarà senz’altro Rory McIlroy, arrivato alla sua settima Ryder Cup: “Questo è un periodo di transizione per il Team Europe ed alcuni dei pilastri delle ultime edizioni non sono qui. Certo, è strano non vedere in giro Sergio Garcia o Ian Poulter, ma credo che i giovani che sono stati chiamati faranno benissimo. Nicolai Hojgaard, Ludvig Aberg e Robert MacIntyre sono il futuro di questa squadra”.
Ha parlato poi Matt Fitzpatrick, per la terza volta nel team dopo le due esperienze, tutt’altro che positive del 2016 e del 2021: “Sono cresciuto, sono certamente un giocatore migliore. Mi guardo intorno e vedo che sono uno dei giocatori con più esperienza del team. Questo mi dà grande responsabilità, ho imparato dalle esperienze passate”.
Tra le novità del team, il danese Nicolai Højgaard in assoluto il più giovane tra i 24 giocatori presenti a Roma: “Sicuramente mi fa piacere essere il più giovane, ma non è certamente una cosa a cui do molto peso. Anche i più esperti sono stati dei ‘rookie’ come me ed è bello averli accanto per poter imparare da loro. Ad inizio stagione non pensavo di poter far parte della squadra, essere qui è incredibile”
Altro rookie, altro vincitore dell’Italian Open sul Marco Simone, ha parlato anche lo scozzese Robert MacIntyre: “Il rough sarà brutale, difficilissimo. Questo potrebbe aiutarci ma alla fine vincerà chi giocherà il golf migliore. L’atmosfera qui è pazzesca, siamo in un torneo che è l’appuntamento più importante persino per i migliori giocatori al mondo, sarà un’esperienza indimenticabile”.
Dai rookie, ad uno dei giocatori con maggiore esperienza. Questa la risposta di Justin Rose alla domanda sul suo rapporto con i più giovani: “Tra i miei compiti c’è quello di avere sempre la porta aperta. Voglio che si sentano sempre a loro agio nel farmi una domanda, nel chiedermi un consiglio o nell’avere una prospettiva diversa. Allo stesso momento però sono uno di loro e mi sento ovviamente parte del team. Tornare qui era uno degli obiettivi della mia carriera e vorrò dimostrare il mio valore sul percorso”.
Infine, è intervenuto anche Tyrrell Hatton, alla sua terza convocazione: “Giocare con il pubblico dalla nostra parte ci darà ovviamente una grande carica. Quando la folla reagisce positivamente ad un colpo o ad un gesto le emozioni sono incredibili, ti fa venire voglia di rifarlo anche alla buca successiva”.
Foto: LaPresse