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Tennis, Novak Djokovic: “Jannik Sinner lavora tanto, strada sempre positiva. Lui e Alcaraz saranno il futuro”

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Novak Djokovic

Novak Djokovic alla Ryder Cup. Non è un’allucinazione, ma è quel che succede quando l’All Star Match ha luogo in quel del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma). Il numero 1 ATP, peraltro, non rimane soltanto per andar via subito: “Sono qui per due-tre giorni, è una delle esperienze più grandi in generale“.

A cercarlo è parecchia stampa, e la Rai lo interpella su un punto un po’ particolare: “Non so com’è il livello di Fiorello, ma è un fenomeno come persona. Non ho visto Fiore per un paio d’anni, ma quando venivo a Roma per gli Internazionali parlavamo. Siamo amici. Spero possa avere ancora il suo show, perché è molto speciale. Gli auguro bellissime emozioni, speriamo di poter anche giocare a golf“.

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Il vero punto tennistico, però, è ben altro, e dato che il tema in Italia è Jannik Sinner, Djokovic puntualizza in modo molto chiaro: “Jannik gioca molto bene, è uno dei giocatori più importanti nel tennis in questo momento. Lui e Alcaraz porteranno il futuro del tennis. Lui è una persona molto buona, lavora tanto. Vedo che è molto giovane, la strada per lui è sempre positiva, ha la mentalità. Sarà uno dei giocatori più difficili da battere a Torino. Dove l’anno scorso ho avuto un bel successo. Ho motivazione per essere là, un paio di mesi e speriamo di poter giocare a un buon livello“.

Com’è noto, Djokovic salterà l’intera tournée asiatica (che è l’esatta ragione per cui ha giocato in Coppa Davis, non avendo più impegni poi nel breve termine), quindi rientrerà in campo quando ci saranno i tornei europei, le ATP Finals e la Davis con le finali di Malaga (e il possibile incrocio con l’Italia in un’eventuale semifinale).

Foto: LaPresse

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