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US Open 2023, Ben Shelton contro Novak Djokovic: il gioco d’attacco dell’americano può infastidire il serbo?

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Un confronto interessante e stuzzicante. Sulla carta, l’esito della sfida tra Novak Djokovic e Ben Shelton, semifinale degli US Open 2023, sembrerebbe già scritto: il serbo (n.2 del mondo e da lunedì 11 settembre n.1) sembra avviato alla qualificazione della sua decima Finale agli US Open. Una considerazione sulla base della qualità tennistica e dell’esperienza del campione nativo di Belgrado.

Tuttavia, l’incrocio con Shelton potrebbe riservare sorprese. Perché? Il tennis dell’americano è diverso da quello che viene praticato dalla maggior parte dei giocatori: un approccio d’attacco, sfruttando le traiettorie mancine e venendo spesso a prendersi la rete. Un modo di intendere quasi vintage, se si pensa al tentativo di accorciare gli scambi, ma che viene ben corredato da altro.

Il ragazzo americano è molto ben dotato fisicamente ed è in grado di impattare la palla con grande potenza non solo nel fondamentale del servizio, ma anche con i colpi al rimbalzo. Il suo essere mancino, poi, lo rende assai insidioso, con un dritto a “banana” in stile Rafa Nadal che spesso può prendere alla sprovvista. I due non si sono mai incontrati e questo elemento è un ulteriore fatto in favore del tennista americano.

In tutto questo, anche il pubblico potrebbe recitare un ruolo. Se Shelton dovesse tenere botta e coinvolgere gli spettatori, Djokovic potrebbe trovarsi in un contesto non facile da gestire, anche se in passato spesso ha saputo affrontare un clima del genere nei confronti con Roger Federer. Una partita, quindi, che potrebbe non essere così chiusa.

Foto: LaPresse

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