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US Open 2023, Daniil Medvedev elimina a sorpresa Carlos Alcaraz e sfiderà Djokovic in finale
Tutti pronti per la Finale domenica 10 settembre, alle ore 22.00 italiane, tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz in questi US Open 2023? No, non sarà così perché Daniil Medvedev ha recitato il ruolo del guastafeste. Il russo (n.3 del mondo) si è preso la sua rivincita nei confronti di Alcaraz (n.1 ATP), detentore del titolo a New York, che lo aveva battuto negli ultimi due scontri diretti nella Finale di Indian Wells e nella semifinale di Wimbledon.
Con una prestazione sensazionale, il moscovita si è imposto in 3 ore e 22 minuti di gioco sul punteggio di 7-6 (3) 6-1 3-6 6-3. Una partita in cui sicuramente si è assistita a una delle miglior versioni di sempre di Daniil, al cospetto di una di Carlitos non strepitoso come al solito, specialmente dal lato del dritto, ma qui i meriti dell’avversario sono molti. Per Medvedev, dunque, è il terzo atto conclusivo in carriera a Flushing Meadows, dove ritroverà appunto Djokovic, vincitore nell’altra semifinale contro l’americano Ben Shelton, andando a replicare la Finale di due anni fa, quando anche in quella circostanza il russo guastò la festa a Nole, in corsa per il Grande Slam. Prosegue la “maledizione” del vincitore precedente nella Grande Mela, dal momento che l’ultimo ad aggiudicarsi per due volte consecutive (2007-2008) il Major americano fu Roger Federer.
Daniil Medvedev wants the noise after that win! pic.twitter.com/VwVniY9aLr
— US Open Tennis (@usopen) September 9, 2023
Nel primo set lo sviluppo del confronto è equilibrato, anche se il russo fatica un po’ di più a tenere i propri turni al servizio all’inizio, dovendo annullare anche due palle break nel quarto game. Quindici dopo quindici, però, il rendimento di Medvedev cresce e nel tie-break la prova del moscovita è eccellente. Carlitos viene asfissiato dalla profondità dei colpi del suo avversario e specialmente con il dritto sbaglia qualcosa di troppo. Ne consegue il 7-3 in favore del n.3 ATP.
Nel secondo set Medvedev è devastante. Il russo entra letteralmente nella testa del suo rivale, prevedendo sempre le sue intenzioni e trovando il modo per provocare i suoi errori. Solidissimo da fondo il russo, conquistando una marea di punti lungo la diagonale di dritto. E’ un po’ così che si spiegano i due break del secondo e sesto gioco. Con grande autorevolezza, il vincitore degli US Open 2021 fa calare il sipario sul 6-1.
Nel terzo set l’approccio di Alcaraz è migliore. L’iberico, facendo più fatica da fondo, opta per una strategia più verso la rete. La scelta è premiata dal break nel quarto game. Un margine di vantaggio che l’iberico, anche grazie ad alcune delle sue magie, gestisce fino alla fine, aggiudicandosi il parziale sul 6-3.
Nel quarto set il livello di tennis è altissimo e Medvedev si trova a gestire il “mare in tempesta” perchè Carlitos è bello carico. Il servizio lo aiuta e nel terzo game quelle tre palle break cancellate saranno uno snodo importante. Dal quel gioco, infatti, il russo diventa un vero e proprio muro. Lo spagnolo è costretto ai numeri da circo per fare un punto, diventando progressivamente più falloso. E’ un po’ così che si spiega il break di un sesto game particolarmente lungo. Uno strappo decisivo, che Medvedev rischia di vanificare con qualche doppio fallo di troppo nel nono gioco, ma anche per qualche gratuito dell’avversario la chiusura si concretizza sul 6-3.
Leggendo le statistiche, sono da sottolineare i 9 ace (10 doppi falli) di Medvedev, che spesso ha giocato all-in con il fondamentale, ottenendo l’82% dei punti con la prima di servizio e il 50% con la seconda. Un rendimento decisamente alto, suggellato dai 38 vincenti (32 gratuiti), rispetto ai 45 winners (38 errori non forzati) di Alcaraz.
Foto: LaPresse