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US Open 2023: Djokovic e Medvedev, il ritorno della sfida che cambiò la storia

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Novak Djokovic

Due anni dopo, saranno ancora loro. Novak Djokovic e Daniil Medvedev conoscono il filo rosso che li lega con la storia del tennis: sull’Arthur Ashe Stadium, due anni fa, l’uno era pronto a portare a casa il Grande Slam e l’altro era lì a recitare la parte del solo contro tutti. Quel solo, però, riuscì a vincere in tre set e a cambiare la storia del tennis, lasciando Rod Laver da solo come unico ad aver vinto tutti i quattro tornei maggiori nello stesso anno in Era Open (oltre al 1969 ci era già riuscito nel 1962, ma prima di passare tra i pro con Jack Kramer e prima anche della fine della divisione).

Il mondo del tennis attendeva un confronto tra il serbo e Carlos Alcaraz. Ma se il futuro nuovo (vecchio) numero 1 del mondo non ha avuto quasi alcun problema contro Ben Shelton, chiudendo le speranze USA maschili, il murciano è stato sorpreso dalla notte spettacolare da parte del russo, che soltanto nello scorso luglio era stato nettamente sconfitto nella semifinale di Wimbledon (che, peraltro, aveva visto tre degli stessi quattro giocatori in scena: l’unica differenza era Jannik Sinner al posto di Shelton). Questo fa sì che continui una sorta di “maledizione” perdurante fin dal 2008, cioè dall’ultimo anno della cinquina di Roger Federer. Da allora, infatti, nessuno è più riuscito a fare il bis.

Il tema numero 1, chiaramente, è la corsa al 24° Slam da parte di Djokovic: questo sarebbe il quarto successo agli US Open per lui, e in condizioni anche mentali molto diverse da quelle del 2021, in cui prima di affrontare Medvedev aveva dovuto faticare per cinque set contro il tedesco Alexander Zverev. E a proposito di parziali persi, eventualmente continuerà una particolare statistica: finora il serbo non è mai riuscito a vincere uno Slam portandone a casa 21 in maniera immacolata (per contro, Rafael Nadal ce l’ha fatta per quattro volte, sempre al Roland Garros, e Federer due, Australian Open 2007 e Wimbledon 2017. Ma è un elenco in cui mancano tanti grandi: Laver, Sampras, McEnroe solo per citarne alcuni).

US Open 2023, Daniil Medvedev elimina a sorpresa Carlos Alcaraz e sfiderà Djokovic in finale

Djokovic, inoltre, potrebbe legittimamente dire, in caso di vittoria, di essersi realmente trovato a un set dal Grande Slam, sebbene inconsapevolmente, quando ha dovuto soccombere ad Alcaraz a Wimbledon. Si tratterebbe, inoltre, della quarta occasione in cui andrebbe a vincere tre Slam nello stesso anno. Per quanto riguarda Medvedev, invece, c’è la possibilità di raggiungere Marat Safin a quota due successi maggiori: un confronto tutto russo che, se il carattere di quest’ultimo non fosse stato un po’ ‘ballerino’, avrebbe potuto contare su numeri perfino maggiori.

Sono già in pochi a ricordare che Medvedev è a New York che giocò la sua prima finale Slam. E che finale: contro Nadal, infatti, arrivava dall’essere il sostanziale nome dell’estate, viste le eccellenti performance tra Canada e Cincinnati. Finì sotto di due set, riuscì a rimontare ed ebbe anche qualche chance per potersi spingere ancora più avanti. Il maiorchino non fu dello stesso avviso, anche se non ai livelli degli Australian Open 2022 (dove, nel famoso momento delle tre palle break da affrontare sotto di due set, uscì la nota grafica che mostrava come gli venisse predetta una possibilità di vittoria del 4%). Un record, in ogni caso, Djokovic ce l’ha già: è l’uomo che, assieme a Bill Tilden, ha giocato più finali a Flushing Meadows: dieci (ma questo è anche record in Era Open). Ed è anche la finale numero 36 a livello Slam: per confronto, il suo avversario ne ha nove volte di meno.

Foto: LaPresse

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