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US Open 2023, Jannik Sinner paga l’eccessiva fallosità: gioco troppo rischioso ed esigente sul fisico

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Qualcosa da rivedere c’è. Non ci sono dubbi che Jannik Sinner sia stato autore nel complesso di una stagione positiva. Lo dicono il ranking ATP e la Race, ma negli Slam quel salto di qualità è mancato. Se si fa eccezione per quanto è accaduto a Wimbedon dove un tabellone favorevole ha anche inciso nel raggiungimento della semifinale, i riscontri nei Major di questo 2023 per Jannik sono stati i seguenti:

  • Ottavi di finale agli Australian Open
  • Secondo turno al Roland Garros
  • Ottavi di finale agli US Open

Troppo poco per un giocatore ambizioso come lui, che aspira al vertice, e può vantare nell’annata un titolo 1000 a Toronto, un’altra Finale 1000 a Miami e due semi 1000 a Indian Wells e Montecarlo. Quel che però balza all’occhio è la difficoltà nell’imporsi contro una certa tipologia di giocatori, come Sascha Zverev, contro cui Jannik ha vinto solo una volta in cinque confronti.

Un limite? Per il momento è così ed è insito nel suo tennis. Se si vanno a giudicare i numeri, il modo di giocare dell’azzurro non è così distante da quello di Camila Giorgi: un tennis sempre alla ricerca del vincente, senza stare troppo a ragionarci. Ed ecco che, per eccesso di frenesia, Jannik commette davvero troppi errori non forzati, come nelle ultime due partite a Flushing Meadows:

  • 61 errori gratuiti contro Wawrinka
  • 67 errori gratuiti contro Zverev

Numeri che descrivono una tendenza, in cui i margini nel modo di trovare il punto non ci sono. E’ da questo dato, oltre alle percentuali di prime di servizio in campo, che si dovrà ripartire. Un gioco così, tra l’altro, è anche molto esigente dal punto di vista fisico, richiedendo una spinta costante e senza soluzione di continuità. Un aspetto che, il Sinner attuale, ha dimostrato ancora di non saper gestire.

Foto: LaPresse

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