Tennis
US Open, Puppo: “Sinner dice che vincerà nel 2025? Mette le mani avanti. Ma leggo tante favole su di lui”
A TennisMania Speciale US Open, appuntamento quotidiano condotto da Dario Puppo sul canale YouTube di OA Sport, il giornalista di Eurosport ha commentato l’esito dei primi match dei quarti di finale dell’ultimo torneo stagionale dello Slam.
Vince ancora e va in semifinale Novak Djokovic: “Come avevo anche ricordato nei giorni scorsi, curiosamente non ha mai perso nei quarti di finale agli US Open, e questa tradizione è rimasta tale ieri con una partita che è stata avvilente per Fritz, che ci ha perso così per l’ottava volta su otto, ma non ha solo perso, gli ha smontato il gioco, gli ha smontato il servizio soprattutto. Come un po’ lo stesso Fritz ha detto poi anche in conferenza stampa, o comunque dopo il match, non succede con tutti gli altri giocatori di trovarsi quella che è la sua arma principale che in sostanza non gli dà una resa adeguata. Da qui in avanti il terreno, diciamo, degli US Open per Djokovic è sempre stato un po’ paludoso, mettiamola così, o comunque dove i risultati non sono stati positivi, nel senso che va alla 13ma semifinale dello US Open, però lui di titoli ne ha vinti 3, quindi questo vuol dire che nelle dodici precedenti semifinali lui ha perso tante finali, se non sbaglio sei o qualcosa del genere, e comunque il resto sono semifinali perse e tre vittorie. Non sarà semplice adesso probabilmente dover andare ad affrontare due ventenni, soprattutto quello che c’è dall’altra parte eventualmente del tabellone, però ci arriva benissimo, cioè onestamente, sì, è stato costretto a recuperare due set con Djere, però l’ha fatto anche molto bene. Vediamo. In ogni caso i numeri sono eccezionali, di nuovo altri record, oltre al fatto delle 13 semifinali qui, è il computo totale che fa 47, stacca di uno Roger Federer, che ne ha raggiunte 46. Il numero di vittorie contro i giocatori compresi nei primi dieci al mondo: stiamo parlando di 250 vittorie contro i top ten, è semplicemente eccezionale quello che sta facendo Djokovic, che secondo me non ha il riconoscimento che meriterebbe, ovviamente le ragioni le possiamo anche andare a scandagliare, e sono poi sempre più o meno le stesse“.
C’è un altro dato da rimarcare, giunti a questo punto del torneo: “Per la prima volta nella storia del tennis, diciamo dall’era Open, è capitato in un torneo dello Slam allo US Open che ci fossero due giocatrici e due giocatori afroamericani a questo punto del torneo, che è una grandissima cosa, non c’è ombra di dubbio. Poi oltretutto c’è la possibilità magari di avere anche quantomeno una finalista, c’è questa ipotesi con Coco Goff che comunque ha letteralmente scherzato con Ostapenko. Per fortuna nel tennis non esiste la legge transitiva, cioè nel senso, non è che siccome Ostapenko spazza via Swiatek e Gauff spazza via Ostapenko, allora Gauff è dieci spanne più in alto di Swiatek ovviamente“.
Ci sono stati problemi legati agli ordini di gioco: “Chi governa il tennis, le organizzazioni, dovranno cercare di dare dei suggerimenti, secondo me, e lavorare sempre di più in sinergia con gli organizzatori dei vari tornei, affinché si trovino le soluzioni migliori giorno per giorno nei tornei per offrire lo spettacolo migliore alle varie latitudini, perché io ho visto in questi giorni comunque tanti appassionati di tanti Paesi diversi in Europa non potersi godere esattamente le partite dei propri beniamini. Sono scelte che ha il diritto di fare ESPN, ci mancherebbe, perché paga molto i diritti, però così non funziona mica tanto. Secondo me questo sistema sta cominciando a fare dei buchi e quindi bisognerà ragionare, ma non tanto sul pericolo dell’Arabia Saudita: cacceranno i soldi e aiuteranno il sistema ad andare avanti, daranno un contributo ad andare avanti, poi che ci siano dei problemi legati a come si gestiscono certe cose in casa loro, i diritti umani, soprattutto verso le donne, il problema c’è, ma non è da oggi, e anche di questo bisogna tenerne conto ovviamente però il problema è il giocattolino. Bisognerà cercare di risolvere qualche cubo di Rubik a mio modo di vedere, perché anche Djokovic, tranne l’ultima volta ai quarti di finale, lo metti sempre di notte, comunque in Europa, in giro per il mondo, sono tanti i suoi tifosi, qualcuno lo può vedere all’orario giusto, molti altri no“.
Sulla semifinale tra Djokovic e Shelton: “Djokovic è favorito su Shelton, però per fortuna si è creato comunque un alone sicuramente di dubbio sulla possibilità che Djokovic possa passeggiare anche su Shelton. Io ho visto tutto il terzo set: orrendo. Gli americani esaltano Shelton, ma quel terzo set non te lo puoi minimamente permettere contro Djokovic: quanti doppi falli ha fatto? Shelton era avanti e poi si è fatto recuperare, è andato sotto di un break, si è salvato in modo pazzesco. È un giocatore che a me piace molto, e sicuramente è parte di quello che vedremo nel futuro, per lunghi anni ci farà divertire, non c’è dubbio, soprattutto perché mi pare che sia perfetto per i meccanismi americani. Lui comunque, non dico sia un attore, però ha delle qualità spiccate anche nel saper poi veicolare i messaggi giusti. E’ fantastico, è assolutamente fantastico, però ha delle lacune, ha dei momenti di tilt, il servizio ha un modo di utilizzarlo che ancora poco sa di controllo. Sinceramente Tiafoe non ha giocato una buona partita“.
Tornando sul match tra Sinner e Zverev: “Una cosa che di cui non si è accorto praticamente nessuno e che ripeto, io l’ho già detto ieri, Zverev era seriamente fisicamente in difficoltà all’inizio del secondo set. Sinner non ha iniziato ad avere i crampi dopo 2 ore o al terzo set, ma se uno ha visto il primo set di Sinner e Zverev, sul quattro pari ha iniziato ad avere quei problemi. Sono crampi, l’abbiamo già detto, che sono simili a quelli, l’ha detto anche Barbara Rossi, simili per tensione o magari non per perfetta idratazione all’inizio del match. Una combinazione di cose, ma non perché sia predisposto Sinner, ma poi perché bisogna aspettare fino al 2025 perché lui sia pronto? Lo ha detto lui? Va bene, ha messo le mani avanti. Io non so chi l’ha detta questa cosa, l’ha detta il suo staff? Va bene. Se invece sarà pronto l’anno prossimo? E adesso ci sono gli articoli di chi dice ‘Forse ha raggiunto il massimo che può offrire il suo potenziale’. Io non riesco a credere alle cose che leggo e che sento: Sinner ha avuto una situazione che può capitare. E’ capitata ad Alcaraz nella semifinale del Roland Garros e tutti quanti, siccome siamo esterofili, noi italiani a dire ‘sfortuna’. Come per Alcaraz non è solo sfortuna, il fatto dei crampi, non lo è neanche per Sinner“.
Un’analisi della situazione: “Ha detto molto bene ieri sera Fabio Colangelo, c’è tutta una serie di componenti di situazioni che vanno considerate. Quante volte è successo che il giocatore che aveva la possibilità di diventare numero uno in quella partita se la fa fuggire? Perché ha più tensione. Può darsi che non ci pensasse Sinner, ma nell’anticamera del cervello sicuramente gli entrava, anche se lui faceva in modo di spingerla fuori. E ci può stare che oltre a quello, altre cose, il fatto di pensare che poteva arrivare di nuovo al match con Alcaraz, e comunque di fronte a un avversario forte ti crea delle tensioni che sono arrivate all’inizio del match, non dopo 2 ore. Ho letto e sentito favole. Si può fare un po’ di più, cercando di raccontare delle cose che siano un po’ più vicine alla realtà“.
Sul possibile forfait di Sinner in Coppa Davis: “Immagino che il suo staff stia ragionando sull’opportunità di andare a giocare la Coppa Davis. Shapovalov c’è? Non credo, è messo male. Felix Auger-Aliassime ci sarà? E’ messo male pure lui. La Svezia? Non so che giocatori ha senza Mikael Ymer. Cile? Il Cile è sicuramente una buona squadra, ci sono un paio di giocatori in singolare che fanno bene. Aspettiamo ancora notizie da Berrettini. Io penso che alla fine Sinner andrà, tutto sommato. Poi lì dovrà essere molto bravo Volandri, e in generale tutto lo staff, a creare quel clima giusto per poi fare le scelte giuste. Avere Arnaldi è una grande fortuna, perché comunque secondo me una squadra con Arnaldi, Sonego, Musetti e Bolelli può vincere tutte le tre sfide, credo. Però vediamo quello che succederà. Sarebbe un peccato non giocasse, verrebbe fuori ancora più casino, tra virgolette. Aspettiamo nuovi aggiornamenti“.
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Foto: LaPresse