Pallavolo

Volley femminile, come può fermare l’Italia il ciclone Melissa Vargas? Le chiavi della semifinale

Pubblicato

il

Fermare Vargas, oggi, è pressochè impossibile. Squadra e tifosi possono mettersi il cuore in pace: Vargas può essere limitata ma non fermata, è una delle tre migliori attaccanti al mondo, sta attraversando un momento di grazia particolare, ha raggiunto con l’alzatrice turca Cansu Ozbay un livello di intesa già ottimale e di questo bisogna dare i meriti anche a Santarelli, tecnico della Turchia, che deve aver svolto un lavoro certosino in questo senso.

Melissa Vargas ha dato alla Turchia quelle sicurezze che le mancavano nel passato e che non poteva dare una Karakurt che, spostata di ruolo, con la mossa che tanti si aspettavano fosse fatta anche nell’Italia con Antropova, sta disputando in banda un buon Europeo. Oggi, però, è la prova del nove per tutti. Per le scelte di Santarelli e soprattutto per quelle di Mazzanti, le cui fortune dipenderanno molto da come la sua squadra riuscirà ad arginare il pericolo che arriva da Cuba ma veste la maglia turca.

Vargas ha dimostrato prima in VNL e poi all’Europeo di essere attaccante completa, percentuali elevatissime, attacco da altezze stratosferiche e varietà di colpi letale per il sistema muro/difesa avversario. La difesa potrebbe essere la chiave giusta per mandare il tilt la forte giocatore turca. Riuscire con continuità a sporcare le sue traiettorie di attacco, magari trovando qualche rigiocata efficace potrebbe far spostare l’ago della bilancia verso un’Italia, che sa bene che non potrà commettere troppi errori per non farsi surclassare. Lo studio minuzioso delle traiettorie di attacco di Vargas è alla base di questo possibile exploit che le azzurre cercheranno di fare sapendo che di facile, in questo caso, c’è poco o nulla.

La partita si giocherà su questi equilibri e l’impressione è che l’Italia possa giocarsi l’arma della battuta su Karakurt fin da subito, a costo di rischiare qualche errore di troppo. Costringere le turche ad un attacco scontato, magari a qualche alzata imprecisa, può essere la base giusta per costruire l’impresa che quest’anno è riuscita a pochissimi, scardinare la corazzata di Santarelli che qualche punto debole ce l’ha e starà all’Italia cercare di metterlo in risalto.

Foto Fivb

Exit mobile version