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Volley femminile, da Egonu a Caterina Bosetti: tutte le escluse da Mazzanti che verranno recuperate nel nuovo ciclo

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Orro Egonu

L’era di Davide Mazzanti alla guida della Nazionale Italiana di volley femminile è ormai giunta al capolinea. Il tecnico marchigiano ha completamente fallito gli obiettivi fissati per questa estate, chiudendo gli Europei al quarto posto e mancando il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Una stagione senza podi mancava da diverso tempo, ma al netto dei risultati scadenti è stata la gestione tecnica a fare discutere.

La scelta di lasciare a casa veterane di lusso come Monica De Gennaro, Cristina Chirichella, Caterina Bosetti e i problemi nel rapporto con Paola Egonu hanno fatto parecchio discutere negli ultimi mesi. Una serie di stelle lasciate a casa perché, come lo stesso allenatore ha dichiarato dopo la semifinale persa con la Turchia, “dopo i Mondiali 2022 non avevo più la squadra in mano”. La Federazione aveva deciso di dare fiducia a Davide Mazzanti, piuttosto che cementare le crepe che si erano aperte in seno al gruppo, generando malessere e malcontento che hanno resa complicata l’ultima annata agonistica.

Bisognerà aspettare metà ottobre (al termine del preolimpico maschile) per il prossimo Consiglio Federale, durante il quale si deciderà il futuro dell’Italia femminile. L’addio di Mazzanti è nei fatti scontato e tutto sembra apparecchiato per l’arrivo di Julio Velasco, il grande Guru della Generazione dei Fenomeni, con cui ha vinto due Mondiali (1990 e 1994) e disputato la leggendaria finale contro l’Olanda alle Olimpiadi di Atlanta 1996 persa al tie-break. Il 71enne è tornato al femminile e tra una decina di giorni debutterà in Serie A1 alla guida di Busto Arsizio: sarebbe un grandioso ritorno in azzurro e a lui spetterà il compito di recuperare una squadra intera.

Andrà ritrovato il giusto feeling con Paola Egonu, che nelle ultime due stagioni ha avuto un rapporto travagliato con l’azzurro. Andranno richiamate in gruppo De Gennaro (il miglior libero in circolazione), Chirichella (ex capitana e garanzia al centro), Caterina Bosetti (schiacciatrice che garantisce un grande equilibrio tra le due fasi). Si recupererà Alessia Orro, assente al preolimpico in seguito a un trauma cranico e magari si potrebbe riallacciare il rapporto con l’altra palleggiatrice Ofelia Malinov, finita fuori dal giro per ragioni tecniche. Tra le infortunate assenti durante l’estate c’era anche la centrale Sarah Fahr, un talento che deve trovare continuità.

La schiacciatrice Loveth Omoruyi è un prospetto interessante, ma è finita fuori dalla lista del preolimpico (una delle tante decisioni discutibili di Mazzanti): potrebbe essere una validissima alternativa alla capitana Myriam Sylla e Elena Pietrini, giocatrici da cui dovrà ripartire il nuovo ciclo insieme alla centrale Anna Danesi. La qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 è nei fatti a portata di mano attraverso il ranking FIVB, ma servirà disputare una buona Nations League: a questa Nazionale, argento iridato nel 2018 e bronzo nel 2022, non è precluso nessun traguardo se avrà la possibilità di giocare con tutti i suoi migliori effettivi.

Foto: Valerio Origo

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