Pallavolo
Volley femminile, Italia: ora basta! Autolesionistico giocare senza Egonu, De Gennaro e altre big! Serve ripartire da zero e sanare le ferite
“Dopo i Mondiali non avevo più la squadra in mano“. Sarebbero bastate queste parole per convincere una Federazione lungimirante a prendere dei seri provvedimenti, ma invece si è andati avanti senza ragionare con acume, mettendosi una benda sugli occhi e procedendo imperterriti senza un briciolo di lucidità intellettuale che dovrebbe essere la base a certi livelli. Sono le dichiarazioni che Davide Mazzanti, CT della Nazionale Italiana di volley femminile, aveva rilasciato al termine della semifinale persa contro la Turchia ai recenti Europei, dopo essere stati in vantaggio per 2-1 e 18-15 prima che Melissa Vargas si destasse dal torpore.
Non è un mistero che durante la rassegna iridata dello scorso anno si siano aperte crepe importanti in seno al gruppo e ormai la Nazionale è diventata un’autentica polveriera: dal trionfo alla Nations League 2022 sembra passata un’era geologica e invece sono trascorsi soltanto 14 mesi, durante i quali si sono erose le fondamenta e si è generato un cumulo di ceneri da cui oggettivamente anche una Fenice Araba farebbe fatica a riemergere. L’ultima estate è stata traumatica: una Nations League affrontata con tante seconde linee e chiusa ai quarti di finale, gli Europei fallimentati conclusi al quarto posto, la mancata conquista della qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.
La “scarsezza di risultati”, come l’ha definita ieri sera Davide Mazzanti, non è dovuta soltanto a lacune tecniche, tattiche e mentali (anche contro la Polonia ci si è fatti rimontare da 23-21 nel secondo set e 20-17 nel terzo parziale), ma anche al caos gestionale che si è generato nell’ultimo mese. Il Commissario Tecnico ha deciso di non convocare Monica De Gennaro (il miglior libero al mondo), Cristina Chirichella (ex capitana e centrale di indubbio talento), Caterina Bosetti (schiacciatrice capace di fornire un eccellente equilibrio tra attacco e difesa) e poi ha gestito malamente il caso Paola Egonu, che è stata relegata al ruolo di panchinara di lusso durante gli Europei e che ha poi deciso di non prendere parte al Preolimpico per osservare un periodo di riposo (ma poi ha giocato nel doppio allenamento congiunto tra Milano e Busto Arsizio).
Sono emerse alcune indiscrezioni dal Brasile: sul blog dell’apprezzato giornalista Bruno Voloch è stata riportata una versione della vicenda, come il redattore di O’Tempo l’ha ricevuta da una giocatrice brasiliana (per il momento non è stata svelata la sua identità, ma è stato riportato che è molto conosciuta in Italia). Secondo questa fonte, infatti, quattro giocatrici italiane avrebbero guidato un fronte per convincere Giuseppe Manfredi, Presidente della FIPAV a esonerare Davide Mazzanti.
Le atlete sarebbero proprio Egonu, De Gennaro, Chirichella, Bosetti che avrebbero detto al numero 1 della pallavolo tricolore che non avrebbero più giocato in Nazionale se fosse stato mantenuto quel Commissario Tecnico. Manfredi non ha ceduto alle pressioni e ha favorito l’allenatore. De Gennaro, Chirichella, Bosetti non erano infatti presenti agli Europei, ma Egonu era stata convocata. Il motivo? Paola avrebbe accettato le linee guida proposte, ovvero un impiego come terza scelta nel ruolo di opposto alle spalle di Ekaterina Antropova e Sylvia Nwakalor, salvo poi chiamarsi fuori per il preolimpico.
Ora è però giunto il momento di dire basta. L’Italia non può permettersi di giocare senza le sue stelle, è semplicemente autolesionistico e senza senso. Perché proteggere a spada tratta un allenatore, a scapito delle giocatrici che poi scendono effettivamente in campo? Occorre ripartire da zero e sanare le ferite, per il meno dell’azzurro e della Nazionale. Basti pensare che al Preolimpico di Lodz mancavano atlete che, se schierate insieme, avrebbero formato una delle migliori squadre in circolazione a livello internazionale.
Una squadra in cui figurerebbero una delle migliori opposte in circolazione (Paola Egonu) e il miglior libero al mondo (Monica De Gennaro), supportate da una schiacciatrice di grande equilibrio come Caterina Bosetti affiancata di banda dalla promettente Loveth Omoruyi. Al centro? L’ex capitana Cristina Chirichella, capace di garantire muri ed esperienza, spalleggiata dalla solida Sarah Fahr (assente perché non ancora al meglio della condizione fisica). In cabina di regia ci sarebbe stata Alessia Orro, assente in seguito a un trauma cranico (ma nel frattempo rivista in campo in Milano-Busto Arsizio). In questo sestetto sarebbero subentrate ovviamente la capitana Myriam Sylla e/o Elena Pietrini, le centrali Anna Danesi e Marina Lubian.
A questo punto cosa succederà dopo il preolimpico? Verrà esonerato Mazzanti per favorire il ritorno delle atlete man mano uscite dal giro azzurro? Si continuerà a prediligere il tecnico estromettendo le giocatrici? Sono le domande più gettonate del momento tra gli appassionati di pallavolo, che si stanno chiedendo anche quali sono i nomi papabili per una sostituzione sulla panchina azzurra: Julio Velasco è molto quotato, il Guru per eccellenza è tornato al femminile e da ottobre guiderà a Busto Arsizio, ma potrebbe esserci una nuova fiamma azzurra dopo aver vinto i Mondiali con gli uomini tre decenni fa. Si andrà alle Olimpiadi di Parigi 2024 grazie al ranking FIVB (salvo cataclismi…), ma urge riallineare i Pianeti per essere seriamente competitivi come questa squadra può fare al massimo del proprio potenziale.
Foto: Photo LiveMedia/Valerio Origo