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Volley femminile, l’altra Italia non convocata da Mazzanti. Da Egonu a De Gennaro, una ‘squadra fantasma’ fortissima

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Paola Egonu

La Nazionale Italiana di volley femminile assomiglia sempre più a una polveriera in cui ogni singola azione rischia di generare reazioni di spropositate dimensioni e in cui sembra regnare sovrano il caos. Non c’è una linea guida ben tracciata. Non si vede un percorso lineare e chiaro, giusto per citare un sostantivo ormai diventato “mantra” da qualche settimana in questo settore. La vicenda Paola Egonu, convocata per ricoprire il ruolo di panchinara di lusso durante gli ultimi Europei (salvo essere poi schierata nel momento del bisogno in occasione della semifinale contro la Turchia, dove le azzurre si sono trovate anche sul 2-1 e 18-14) e che ha poi deciso di non prendere parte al preolimpico.

Le indiscrezioni dal Brasile riguardo a un ipotetico fronte guidato da Paola Egonu, Monica De Gennaro, Cristina Chirichella, Caterina Bosetti per convincere la Federazione a esonerare il CT Davide Mazzanti dopo i Mondiali 2022 (conclusi con una medaglia di bronzo al collo). L’esclusione proprio di De Gennaro, Chirichella, Bosetti dalle convocazioni per la rassegna continentale e naturalmente anche per il torneo di qualificazione alle Olimipiadi di Parigi 2024, che andrà in scena a Lodz (Polonia) dal 16 al 24 settembre. A tutto questo si aggiunge l’assenza di Sarah Fahr, che è in recupero dalla doppia rottura e operazione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro tra il 2021 e il 2022.

L’Italia andrà al preolimpico per cercare di conquistare uno dei due biglietti a disposizione per i Giochi, fronteggiando soprattutto USA e Polonia senza però dimenticarsi di Thailandia, Germania e Corea del Sud. L’ultima esclusione dal gruppo è quella della schiacciatrice Loveth Omoruyi, lasciata a casa probabilmente per ragioni tecniche (le è stata preferita Francesca Villani, anche se va evidenziato che il martello rimasto a casa aveva palesato un non gradimento delle metodologie di allenamento in ricezione negli ultimi mesi). A Lodz andrà una squadra decisamente depotenziata, anche a causa del trauma cranico occorso ad Alessia Orro (palleggiatrice titolare) durante la finale per il terzo posto agli Europei, che l’ha costretta a non partire per la Polonia.

Sono davvero tante le escluse da questa Nazionale, tra scelte tecniche, infortuni, crepe di spogliatoio. La squadra non era in mano a Davide Mazzanti, come lo stesso CT ha dichiarato un paio di settimane fa, e le decisioni degli ultimi mesi sono stato rivoluzionarie, il tutto avallato da una Federazione che ha preferito proteggere il tecnico e non le giocatrici. Una serie di pallavoliste escluse che, se rimesse insieme in un sestetto, formerebbero una squadra di lusso.

Una squadra in cui figurerebbero una delle migliori opposte in circolazione (Paola Egonu) e il miglior libero al mondo (Monica De Gennaro), supportate da una schiacciatrice di grande equilibrio come Caterina Bosetti affiancata di banda dalla promettente Loveth Omoruyi. Al centro? L’ex capitana Cristina Chirichella, capace di garantire muri ed esperienza, spalleggiata dalla solida Sarah Fahr. In cabina di regia potrebbe trovare spazio Ofelia Malinov, esclusa da questo gruppo dopo un campionato poco brillante dal punto di vista tecnico, ma pienamente in grado di ritrovare il livello dei giorni migliori.

IL SESTETTO TITOLARE DELL’ALTRA ITALIA 

Malinov-Egonu, Caterina Bosetti-Omoruyi, Chirichella-Fahr, De Gennaro

Foto: Photo LiveMedia/Lisa Guglielmi
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