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Volley, Hristo Zlatanov: “La Francia è sorniona, arriva all’ultimo. Romanò era dietro le quinte, ora è esploso”

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Roberta Rotelli, conduttrice della trasmissione Volley2U Speciale Europei, appuntamento quotidiano in onda sul canale Youtube di OA Sport, ha avuto come ospite il dirigente sportivo della GAS Sales Piacenza Hristo Zlatanov. Di seguito i passaggi salienti dell’intervista per quanto riguarda il percorso degli azzurri nella rassegna continentale.

L’opposto di Piacenza, Yuri Romanò, è uno dei punti fermi della Nazionale italiana: “Lo vedo crescere giorno dopo giorno, stagione dopo stagione. Non in tanti credevano in lui, era un po’ nascosto. De Giorgi è riuscito a dargli uno spazio che lui dopo è stato altrettanto bravo a ricavarsi e prendersi. In tempi non sospetti lo avevamo preso anche noi come giocatore, ci abbiamo creduto e ci abbiamo visto anche bene, quindi lo vedo molto bene. È scoppiato a 25 anni, perché era un po’ sornione, un po’ nascosto dietro le quinte. Mi fa piacere questa sua crescita. Sono veramente molto contento perché, a parte essere uno dei punti di riferimento della Nazionale, lo è anche della nostra squadra e son contento perché stagione dopo stagione riesce ad abituarsi a questo carico di lavoro, perché non è non è scontato né facile, perché si è trovato di punto in bianco catapultato ad essere protagonista numero uno sia in Nazionale che nel club, e lui non aveva vissuto un’esperienza del genere, quindi è naturale che abbia avuto delle défaillance, soprattutto mentali e fisiche, che soltanto con l’esperienza o passandoci sopra si riesce a gestire. Nel futuro quindi sono veramente contento per lui ed in questa stagione ovviamente ci aspettiamo tanto da lui. Lui lo sa benissimo e sono convinto che la gestione personale della stagione sarà completamente diversa rispetto alla scorsa“.

I possibili pericoli per l’Italia agli Europei nella seconda fase ad eliminazione diretta: “Le squadre più ostiche, più preparate, sono sempre le solite, quindi la Francia sorniona che ti arriva all’ultimo, come ha già dimostrato di essere capace di fare, poi soprattutto adesso c’è anche la guida di Giani, quindi attenzione. C’è la Polonia, c’è la stessa Slovenia, che ha sempre fatto benissimo, quindi di squadre ce ne sono tante accreditate, poi ci sono quelle che possono vivere sulla giornata, che possono essere la Germania o altre squadre, quindi il Campionato Europeo è molto equilibrato. Bisogna fare parecchia attenzione, il cammino degli azzurri è stato netto in un girone che comunque non è scontato, perché le partite con delle squadre meno quotate sono molto insidiose. Il rischio enorme in queste partite è, tra virgolette, senza offendere nessuno, quello di scendere al livello di gioco dell’avversario, quindi si fa complicata, è difficile mantenere un ritmo gara tosto, anche se dall’altra parte non hai altrettanto. Queste insidie, per fortuna e per bravura, i nostri le hanno affrontate fino ad oggi in maniera esemplare, perché sono sempre stati sul pezzo, appena deragliavano un attimo in tempo zero, in brevissimo tempo, sono riusciti a riprendere la partita e comandarla dall’inizio alla fine, quindi questo è segno di grande concentrazione, maturità e organizzazione di gioco. Quindi, per quanto riguarda i nostri, sono molto fiducioso“.

Le peculiarità di altre squadre: “Ci sono squadre che hanno diverse caratteristiche, per esempio una delle caratteristiche più importanti della Serbia è l’agonismo, se si gioca contro la Serbia e ci si attacca, nel senso buono, loro si accendono e dopo non li ferma più nessuno. Bisogna saper giocare contro la Serbia, perché l’agonismo è una delle loro principali caratteristiche. Sono agonisti fino all’ultimo, sono molto sanguigni, un po’ li capisco perché come giocatore lo ero anch’io, magari facevo delle partite non belle, poi succedeva qualcosa per cui mi facevano arrabbiare o stuzzicavano e mi trasformavo, quindi contro di me tutti giocavano tranquilli perché sapevano che era così. La Serbia è un po’ così, quindi sono le varie caratteristiche delle squadre, bisogna conoscerle per affrontarle al meglio, infatti quando noi abbiamo giocato contro la Serbia siamo stati molto bravi a non cadere negli sguardi“.

VIDEO: L’INTERVISTA COMPLETA A ZLATANOV

Foto: FIVB

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