Pallavolo

Volley, l’Italia infiamma il sogno di una Nazione: vincere gli Europei in casa, Finale totale contro la Polonia

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Serata dei sogni e delle magie. Notte di feste trionfali o di lacrime amare. L’Italia si tuffa verso la Finale degli Europei 2023 di volley maschile, in programma alle ore 21.00 al PalaEur di Roma. Sugli spalti ci saranno 10.000 tifosi pronti a sostenere gli azzurri nel tentativo di difendere il titolo conquistato due anni fa e di mettere le mani sull’ottavo trofeo continentale della propria storia. Tra la nostra Nazionale e l’apoteosi casalinga c’è ancora una volta la Polonia, come era successo dodici mesi fa nell’atto conclusivo dei Mondiali vinti dai ragazzi del CT Fefé De Giorgi.

I Campioni del Mondo e d’Europa torneranno in campo dopo il secco 3-0 inflitto alla Francia in una semifinale dove gli azzurri hanno impartito una severa lezione di pallavolo ai Campioni Olimpici, palesando una caratura agonistica sopra le righe mista a una cattiveria sportiva e a una voglia sconfinata di vincere che erano già emerse nel rovente tie-break del quarto di finale contro l’Olanda. Si preannuncia una partita particolarmente equilibrata e che potrebbe decidersi su pochi particolari: l’incertezza regna sovrana, l’Italia dovrà alzare le barricate con il meccanismo muro-difesa e dovrà attaccare con percentuali importanti per minare le certezze avversarie.

Senza però nascondersi troppo, la chiave della partita è molto semplice: arginare a tutti i costi il fuoriclasse Wilfredo Leon. Spegnendo la bocca da fuoco principale il compito si semplificherebbe sensibilmente: il fuoriclasse di Perugia è indubbiamente l’uomo in più di questa Polonia, lo scorso anno era assente a causa di un infortunio e ora vuole finalmente vincere qualcosa con la Nazionale. Il suo servizio è dinamitardo e in attacco è dotato di molteplici colpi in grado di punire in ogni frangente.

L’Italia avrà bisogno della miglior regia di Simone Giannelli, che dovrà magari gestire palloni complessi e che avrà il compito di variare molto per mandare in confusione i biancorossi. L’opposto Yuri Romanò sarà chiamato al duello con Lukasz Kaczmarek, dovrà sfruttare al meglio la sua buona propensione con diagonali e parallele per macinare punti. Si richiede tantissimo dall’equilibrio degli schiacciatori Alessandro Michieletto e Daniele Lavia: serviranno alte percentuali in ricezione e lucidità negli scambi lunghi, oltre alla costanza di rendimento. Il libero Fabio Balaso dovrà essere l’uomo in più come è stato in semifinale, al centro giocheranno il granitico Gianluca Galassi e il giovane Leandro Mosca, che ha sostituito l’infortunato Roberto Russo in semifinale (è in recupero, ma non dovrebbe scendere in campo questa sera).

Entrambe le squadre hanno infilato otto vittorie consecutive. Dopo aver vinto gli Europei per la prima e unica volta nel 2009, la Polonia ha poi vinto i Mondiali nel 2014 e nel 2018, accontentandosi poi dell’argento nel 2022. La stella assoluta è il già citato Leon, mentre il CT è Nikola Grbic, che da giocatore della Jugoslavia vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sydney 2000 e gli Europei 2001. Da allenatore si è seduto sulle panchine di Perugia (2014-2015 e 2021-022) e Verona (2016-2019), ha guidato la Serbia dal 2015 al 2019 ed è il Commissario Tecnico della Polonia dal 2019: lo scorso anno conquistò l’argento ai Mondiali e il terzo posto in Nations League.

Il palleggiatore Marcin Janusz è spesso sottovalutato, ma in realtà è uno dei migliori registi in circolazione perché risulta molto preciso, solido e concreto. Milita nello ZAKSA Kedzierzyn-Kozle che ha vinto le ultime tre Champions League al pari del martello Aleksandr Sliwka (attenzione alla sua ricezione) e del bomber Lukasz Kaczmarek. Va annotato che la Polonia può fare affidamento su ben cinque schiattori: oltre a Leon e Sliwka ci sono Bartosz Bednorz (anch’egli uomo dello ZAKSA), Tomasz Fornal (Jastrzebski Wegiel) e Kamil Semeniuk, conosciuto dagli appassionati italiani perché milita a Perugia proprio accanto a Leon. Sono indubbiamente meno impressionanti i centrali Norbert Huber e Jakub Kochanowski, ma si tratta di nomi di lusso che giocano in Nazionale da tempo, mentre il libero è Pawel Zatorski.

Foto: Photo LiveMedia/Nicola Mastronardi

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