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Volley, l’Italia sogna la Finale agli Europei: vola sul 2-1 e 18-14, poi si spegne. Vargas si risveglia e trascina la Turchia

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L’Italia ha accarezzato la strabiliante impresa ed è andata a un passo dallo sconfiggere la Turchia nella semifinale degli Europei 2023 di volley femminile. La nostra Nazionale si è trovata in vantaggio per 2-1 e 18-14, stava giocando divinamente ed era lanciatissima verso la vittoria a Bruxelles (Belgio), la qualificazione all’atto conclusivo della rassegna continentale era a portata di mano, ma la corazzata guidata da coach Daniele Santarelli è riemersa dalle sabbie mobili, ha rimontato in maniera strabiliante e poi ha dominato il tie-break. La Turchia ha vinto per 3-2 (18-25; 25-23; 15-25; 25-22; 15-6).

Le Campionesse d’Europa uscenti si erano presentate all’appuntamento forti di sette vittorie consecutive per 3-0, ma le avversarie incrociate nelle prime due settimane di fronte al proprio pubblico non erano state di grande caratura e la partita odierna rappresentava il primo vero test per le Campionesse d’Europa. Le azzurre hanno fatto tremare la corazzata anatolica, fresca vincitrice della Nations League e capace di liquidare l’ambiziosa Polonia ai quarti di finale, salvo poi chinare il capo al cospetto di una spaziale Melissa Vargas, salita in cattedra nel momento cruciale dell’incontro e capace di indirizzare la contesa.

L’Italia ha abdicato dopo il trionfo di due anni fa e dovrà accontentarsi di affrontare la perdente di Olanda-Serbia nella finale per il terzo posto, che andrà in scena domenica 3 settembre (ore 16.00): ora l’obiettivo è quello di salire sul podio per la terza edizione consecutiva (terzo posto nel 2019) e la nona nella storia (3 vittorie, 2 finali perse, 3 bronzi), ma l’amarezza in senso al gruppo è palpabile. Le ragazze del CT Davide Mazzanti hanno annichilita le avversarie tra primo e terzo set, intervallata soltanto da un vistoso passaggio a vuoto nella parte iniziale della seconda frazione.

Pagelle Italia-Turchia 2-3 volley: un errore Egonu in panchina. Le crepe del gruppo sono rimarginate?

Davide Mazzanti ha confermato il sestetto titolare visto nel corso di questi Europei: Ekaterina Antropova opposto con Alessia Orro in cabina di regia, Elena Pietrini e Miryam Sylla le schiacciatrici, Anna Danesi e Marina Lubian le centrali, Eleonora Fersino il libero. Il primo set è stato lottato, ma è poi il doppio cambio a risultare decisivo: Paola Egonu e Francesca Bosio rilevano Antropova e Orro, l’opposto giganteggia al servizio e l’Italia si porta in vantaggio. Il secondo parziale inizia male e, con la Nazionale sotto di sei punti, Egonu sostituisce definitivamente Antropova. Sarà proprio la veneta a lanciare il tentativo di rimonta (fino al 23-24), giganteggiando poi nel terzo parziale e nella quarta frazione fino al 18-14, quando qualcosa si è inceppato.

L’attaccante di Milano chiude con 25 punti (2 ace, 4 muri, 51% in fase offensivo), ben spalleggiata da Pietrini (17, 53%) e Sylla (11 punti, brava a reggere il peso della ricezione). In doppia cifra le centrali Anna Danesi (10 punti, 5 muri) e Marina Lubian (11 punti, 3 aces), Orro è risultata più volte imprecisa, Fersino si è immolata contro le bordate avversarie. Ebrar Karakurt ha teuto a galla l’attacco della Turchia per tre set e mezzo (15 punti), poi è salita in cattedra Melissa Vargas e la turco-cubano ha stravolto la partita con 26 punti (2 muri, 44% in attacco). In doppia cifra la centrale Zehra Gunes (12, 3 muri) affiancata da Eda Erdem (9, 4 muri).

LA CRONACA DELLA PARTITA

Un diagonale di Sylla, una mani-out di Antropova, una pipe di Pietrini e un ace di Antropova lanciano l’Italia nel primo set, rispondendo colpo su colpo agli affondi di Vargas, Erdem e Karakurt (6-6). Mazzanti chiama un challenge sacrosanto, che visiona un tocco del muro sull’attacco di Sylla originariamente chiamato fuori (9-9). La fast di Erdem e una stampatona su Antropova valgono il break per le anatoliche (12-10), mantenuto con una pipe di Vargas e un primo tempo di Gunes (15-13). Nel frattempo Mazzanti sfrutta il doppio cambio: dentro Egonu e Bosio, fuori Antropova e Orro.

L’opposto si presenta con un superbo diagonale che vale il 15-15, poi Pietrini va a segno di prima intenzione dopo una ricezione sbagliata dal libero turco sulla battuta di Sylla (16-15). Egonu troneggia in parallela, poi una superba stoccata di Pietrini dopo una magica difesa di Bosio su Vargas per il 18-16. Danesi sale in cattedra con un primo tempo e un muro su Baladin per il 20-17. La Turchia va in affanno: invasione a rete di Ozbay (su challenge chiamato da Mazzanti), ace di Egonu (stupendo turno in battuta), due muri di Danesi per il 24-17. Antropova chiude i conti con un diagonale.

Sul 3-3 nel secondo set, l’Italia va totalmente in affanno: pallonetto in rete di Antropova, mani fuori di Karakurt, muro su Lubian e diagonale di Karakurt per il 7-3 della Turchia. Mazzanti opta per la sostituzione più attesa: Egonu al posto di Antropova, non in regime di doppio cambio. Le azzurre si trovano sotto di sei punti (3-9) a causa di una ricezione lacunosa con cui le anatoliche divampano, ma un bel pallonetto di Pietrini e un ace di Lubian permettono di recuperare un break (7-11). Karakurt sigla il 12-7 e poi rivolge una provocatoria linguaccia prolungata al nostro sestetto: gesto indegno e giustamente punito con un cartellino giallo.

Le Campionesse d’Europa inseguono a quattro lunghezze di ritardo, poi Danesi stampa Vargas per il 10-13. Karakurt e Baladin sono dinamitarde e fanno volare la Turchia sul 17-12, ma Lubian squilla con fast e ace (18-15). Sul 17-22 sembra finita, ma la battuta di Vargas esce ed Egonu mura Baladin (19-22). Pallonetto di Egonu, tocco di Lubian e ace di Egonu per il 22-23. L’Italia si è riportata in scia, Egonu ed Erdem si scambiano gli errori in battuta (23-24), ma purtroppo Gunes mura il contrattacco di Pietrini e la Turchia pareggia il conto set.

L’Italia inizia il terzo set in maniera baldanzosa e sul 6-5 allunga brillantemente: invenzione di Sylla, mani-out e parallela di Pietrini per il 9-5. Egonu si scatena in attacco (11-7), poi una super Sylla difende stupendamente e forza Vargas all’errore (12-7), Danesi stampa la turco-cubana (13-7). Le azzurre sono in totale fiducia, Egonu affonda con un superbo mani-out (15-8) e poi zittisce Karakurt con un magico muro (17-10). L’opposto rumoreggia al servizio, Lubian chiude di prima intenzione e poi Sylla strabilia in contrattacco (19-10). La fast di Lubian vale il “doppiaggio” sul 20-10. Finale di totale amministrazione, chiude un errore al servizio di Karakurt.

Rovente avvio di quarto set, dove Egonu e Vargas si fronteggiano a viso aperto, dove Erdem e Baladin convincono, dove Sylla e Pietrini tengono botta (11-11). Mani-out di Pietrini, poi Egonu si esalta: muro su Baladin e stupendo contrattacco dopo una gran difesa di Pietrini su Vargas (14-12). L’Italia è su di giri e accelera perentoriamente: muro di Sylla su Erdem e ace di Danesi per il 17-13. Egonu e Lubian inchiodano Karakurt (18-14), ma proprio sul più bello la Turchia si ridesta: diagonale di Karakurt, muro su Lubian, parallela e diagonale di Vargas, ace di Karakurt ed errore in attacco di Egonu per il pareggio a quota 20. Sul 22-22, dopo una partita in totale apnea, Vargas sfodera tutto il suo talento: attacco straripante e superbo ace per il 24-22. Sylla viene murata e si va al tie-break.

Vargas sale in cattedra nella frazione decisiva, mentre l’Italia soffre pur tenendo botta con Egonu e Sylla fino al 5-5. Vargas non sbaglia nulla e firma due punti consecutivi, poi Orro alza male per Pietrini che viene murata. Si va al cambio campo con la Turchia in vantaggio di tre punti. Egonu purtroppo attacca lungo e le anatoliche si issa sul 9-5. Doppio cambio con l’ingresso di Antropova e Bosio per Egonu e Orro, Antropova viene murata e sul 10-5 è nei fatti finita. La Turchia controlla senza patemi, l’Italia esce dal campo e la banda di Santarelli vola in finale.

Foto: CEV

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