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Volley, l’Italia strapazza la Serbia agli Europei: 3-0 roboante, primo posto ipotecato. Lavia top scorer

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Italia volley

L’Italia ha mostrato i muscoli in maniera perentoria agli Europei 2023 di volley maschile. Dopo un doppio 3-0 rifilato al baldanzoso Belgio e alla poco quotata Estonia, la nostra Nazionale ha demolito la Serbia con un secco 3-0 (25-15; 25-19; 25-21) nel match più insidioso della fase a gironi. I Campioni del Mondo hanno surclassato un avversario sempre ostico, dal grande passato e dotato di ottima tecnica, non concedendo la benché minima speranza alla compagine balcanica.

I ragazzi del CT Fefé De Giorgi hanno sciorinato un gioco a tutto campo: attacco continuo e pesante, solidità a muro, staffilate al servizio, contrattacco impeccabile, ricezione di estrema concretezza e grande agilità in cambiopalla. L’Italia ha offerto una delle prestazioni più belle dell’ultima stagione, ha infilato il terzo successo consecutivo in questa rassegna continentale e hanno ipotecato il primo posto nella Pool A: i Campioni d’Europa sono a quota 3 vittorie (9 punti) davanti alla Germania e alla Serbia (2 affermazioni, 6 punti).

Dopo un giorno di riposo i Campioni d’Europa torneranno in campo lunedì 4 settembre (ore 21.15) per sfidare la modesta Svizzera, poi ci sarà la grande chiusura contro i tedeschi, ultimo ostacolo verso il primato nel raggruppamento che però appare già in cassaforte. Questo risultato dovrebbe semplificare il tabellone degli azzurri nella fase a eliminazione diretta, visto che si potrebbe profilare un ottavo di finale contro una tra Macedonia del Nord, Montenegro, Danimarca prima di un potenziale quarto di finale contro l’Olanda. Al momento sembra che l’incrocio con la Polonia, primissima nella Pool C, sia scongiurato prima delle fasi calde del torneo.

Prestazione decisamente sopra le righe da parte di Alessandro Michieletto. Lo schiacciatore, deludente ieri sera contro l’Estonia, ha brillato in tutti i fondamentali e ha chiuso con 12 punti a referto (5 ace, 39% in attacco). Prova di spessore anche per l’altro martello Daniele Lavia (13 punti, 71% in fase offensiva) e l’opposto Yuri Romanò (11 punti, 58%), ben gestiti dal chirurgico palleggiatore Simone Giannelli, esemplare capitano autore tra l’altro di 6 punti. Granitici i centrali Roberto Russo (10 punti, 4 muri) e Gianluca Galassi (7 punti, 2 muri), implacabile il libero Fabio Balaso. Alla Serbia non sono bastati nomi di lusso come Aleksandar Atanasijevic (9 punti), Marko Podrascanin (3) e Petar Krsmanovic (9).

LA CRONACA DELLA PARTITA

L’Italia parte un po’ contratta nel primo set e soffre contro le iniziative di Atanasijevic e Peric (6-8), poi il parziale svolta in un attimo: primo tempo di Russo, ace di Michieletto, muro di Russo su Kujundzic, ace di Michieletto per il 10-8. Romanò si fa vedere con un mani-out e una parallela, poi De Giorgi chiama un challenge intelligente per pescare un tocco a muro di Ivovic sul contrattacco di Michieletto e l’ace di Lavia vale il 15-11. Ivovic e Atanasijevic sparacchiano, Lavia firma una superba pipe, poi muro di Russo e ace di Michieletto per il 21-14. Finale di amministrazione, chiude Lavia con un mani-out dopo quarto ace di Michieletto.

L’Italia apre il secondo set con un netto 4-1, merito di una staffilata di Lavia, di un muro di Giannelli e di una fiondata chirurgica di Galassi. Primo tempo di Russo e bordata di Romanò, poi arriva l’ennesimo ace di Michieletto (9-4) e Lavia sale in cattedra con un vincente e un muro su Atanasijevic (12-6). Il mani-out di Romanò vale il “doppiaggio” sul 14-7, poi la spallata di Michieletto e ancora un mani-out dell’opposto per il 16-10. La Serbia prova ad avvicinarsi con un paio di muri e una pipe di Kujundzic (17-14), ma i balcanici commettono due errori e vengono ricacciati indietro (19-14). Galassi imperiale, Giannelli chiude uno scambio lungo, poi Russo stampa Atanasijevic e un errore degli avversari chiude i conti.

Intensa lotta punto a punto in avvio del terzo set (8-8), l’Italia non riesce a scappare via e viene invischiata in un sudatissimo corpo a corpo contro i serbi (12-12) nonostante un’intensa qualità al servizio e un ottimo rendimento in fase offensiva. Sul 17-17 un pallonetto millimetrico di Romanò e un errore sanguinoso di Peric offrono un break all’Italia, che poi si trasforma in 21-18 con un pallonetto spinto di Michieletto. Parallela di Romanò (22-19), poi il muro di Russo di Atanasijevic (24-20) e la chiusura di Romanò.

Foto: Photo LiveMedia/Loris Cerquiglini

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