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Volley, ora tocca agli uomini! Preolimpico in Brasile e girone complicato per gli azzurri di De Giorgi

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Italia volley maschile

La caccia a Parigi 2024 prosegue con la Nazionale di volley maschile. Sulla carta si può affrontare con discreta tranquillità il torneo preolimpico, visto che l’Italia è campione del mondo in carica, vice-campione d’Europa e, anche in caso di flop in Brasile, sarebbe comunque candidata numero uno alla qualificazione tramite ranking ma sarebbe bene mettere subito a posto le cose per impostare la stagione prossima tutta sull’appuntamento clou delle Olimpiadi senza dover passare per una faticosa VNL che servirebbe per mantenere il ranking e che invece dovrebbe servire a dare spazio alle seconde linee che in casa Italia sono di altissima qualità.

Il girone non è impossibile, ma qualche incognita la nasconde, soprattutto al termine di una stagione intensa e pesante, un Europeo lunghissimo giocato tra le mura amiche e qualche avversario che potrebbe arrivare all’appuntamento brasiliano con molte energie in più da spendere.

Le prime tre partite non dovrebbero rappresentare un problema per gli azzurri che affronteranno in sequenza la Repubblica Ceca, formazione che qualche giocatore di buon livello ce l’ha, vedi l’ex Civitanova Hadrava ma che non rappresenta un fattore nel girone, il Qatar che potrebbe diventare la Cenerentola del raggruppamento, nonostante qualche naturalizzazione e l’Ucraina che poggia gran parte delle sue speranze sullo schiacciatore di Perugia Oleh Plotnytskyi ma che non sembra in grado di poter impensierire la formazione azzurra.

Si inizierà a far sul serio con la sfida contro la Germania che gli azzurri hanno già battuto due volte in stagione ma che hanno faticato a superare (ma era una partita che non contava per la classifica e con qualche esperimento da parte di De Giorgi) nell’ultima sfida del girone preliminare all’Europeo in casa ad Ancona.

Le due partite che si riveleranno decisive per staccare il biglietto per Parigi sono quelle contro contro Iran e Cuba. La formazione iraniana non fa più leva sui giocatori che hanno segnato un’epoca, che hanno portato la Nazionale asiatica fra le prime del mondo ma può contare su alcuni giovani molto interessanti e su elementi già rodati a livello internazionale.

Partita abbordabile ma tutt’altro che semplice per gli azzurri e stessa cosa si può dire anche per la sfida contro Cuba: Yant, Herrera, Simon, sono tutti giocatori che fanno la differenza in Superlega ma che in Nazionale faticano a rendere al massimo perché il livello, in alcuni reparti, è piuttosto basso. La speranza è che i caraibici non trovino la quadratura del cerchio proprio in questa occasione.

La chiusura, poi, è con il Brasile che, è vero, non fa più paura come una volta e ha fallito gli ultimi grandi eventi internazionali ma, in casa, con una qualificazione olimpica da conquistare, potrebbe diventare ostacolo molto difficile da superare. La speranza è che questa partita si trasformi in una passerella e a quel punto sarebbe solo un’occasione per godersi un grande spettacolo, diversamente si trasformerebbe in una sfida senza quartiere.

Foto Fivb

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