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Volley, Preolimpico 2023: Italia a caccia di tre punti fondamentali contro l’insidiosa Thailandia

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Dopo due vittorie in altrettante partite, la Nazionale Italia di volley femminile affronterà la Thailandia nel terzo match valido per il Torneo Preolimpico 2023. Se Corea del Sud e Slovenia non spaventavano l’Italia, seppur in formazione rimaneggiata, la Thailandia potrebbe rivelarsi il primo test impegnativo verso le partite che, sulla carta, sembrano contare maggiormente.

Il ranking ufficiale FIVB vede infatti le thailandesi al momento al 14° posto, risultato guadagnato anche grazie alla costante presenza in Volleyball Nations League, torneo che le ha viste nel 2022 accedere anche alle Final Eight. La Thailandia è inoltre fresca vincitrice del Campionato Asiatico, trofeo messo in bacheca davanti al pubblico di casa nella finale del 6 settembre contro la Cina.

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Dunque una partita alla portata delle azzurre, ma che cela qualche insidia. Il gioco “poco ortodosso” delle thailandesi, con ruoli spesso molto fluidi e soluzioni fantasiose, mette spesso in difficoltà le formazioni europee anche in competizioni importanti. Inoltre la giovane opposta Chatchu-On Moksri e l’esperta schiacciatrice Ajcharaporn Kongyot potrebbero creare grattacapi al nostro muro-difesa come non è capitato nelle due precedenti partite. L’ultimo incontro tra le due squadre ha visto il successo al tie-break delle azzurre nell’ultima VNL, ma era un’Italia ancor più senza punte che adesso.

Sarà importante approcciare bene la partita e cercare di imporre subito un gioco preciso e concreto, che possa esaltare i punti di forza della squadre allenata da Davide Mazzanti. Superfluo dire che tanto passerà dal servizio, non solo per l’usuale incidenza che il fondamentale ha su un match di volley, ma anche per rendere più scontato e leggibile il gioco in cambio-palla delle asiatiche. Per Myriam Sylla, Ekaterina Antropova e compagne i tre punti sono fondamentali per poter continuare con serenità il percorso in questo cammino che può portare ai Giochi di Parigi 2024.

Foto: Valerio Origo

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