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Ciclismo
Vuelta a España 2023, Ballan: “Oggi i corridori sono più viziati. Evenepoel ha un punto debole, Kuss può stupire”
A conclusione della sesta tappa della Vuelta a España 2023 vinta dall’americano della Jumbo-Visma Sepp Kuss, abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex professionista (e il nostro ultimo Campione del Mondo a Varese 2008) Alessandro Ballan: “Ho visto molte polemiche sulla cronometro iniziale, però anche nel passato ci sono stati questi episodi e siamo sempre andati avanti. Anche la tappa neutralizzata a pochi km dall’arrivo mi ha lasciato basito perché sono problemi che ci sono sempre stati e li abbiamo affrontati, secondo me nel ciclismo moderno i corridori sono più viziati rispetto a quando correvo io. C’è molta qualità comunque in questo inizio di Vuelta, ci sono già stati due arrivi in salita ma ci saranno ancora molti cambiamenti“.
Pensi che i favoriti abbiano sottovalutato i fuggitivi?
“Direi di sì, la fuga era composta da corridori di qualità e quindi doveva prendere un minor vantaggio. La Jumbo sta dettando legge perchè sulla carta vedendo la classifica attuale è la squadra messa meglio”.
Evenepoel conferma di far fatica su salite con pendenze in doppia cifra. Sarà sempre il suo punto debole?
“Menomale che ha almeno un punto debole (ride,ndr): Remco è fortissimo a cronometro, sui percorsi misti fa la differenza e va forte su salite lunghe, ha un tallone d’Achille che sono le salite con pendenze in doppia cifra ma è un vero fuoriclasse. Da Remco ci si può aspettare di tutto, può finire la Vuelta in crescita”.
Vingegaard pensi che sia meno brillante rispetto al Tour?
“Per adesso no, perché è comunque sempre con i migliori. Non è al livello del Tour ma ha sicuramente un bel colpo di pedale”.
Chi é il tuo favorito?
“Per la vittoria finale direi un uomo della Jumbo-Visma, squadra con tre punte. Bisognerà vedere chi tra Roglic, Vingegaard e Kuss starà meglio nell’ultima settimana. Kuss ha sempre fatto il gregario ma è giovane, va bene a cronometro e l’ultima settimana è sempre andato forte. Potrebbe essere per lui la Vuelta del riscatto che lo premierebbe di tutti gli sforzi fatti per i suoi capitani”.
Ayuso e Mas sono da tenere considerazione per la vittoria o pensi siano più da podio?
“Lì vedo più da podio: sono dei bei corridori, hanno delle squadre forti per poterli aiutare ma non ai livelli della Jumbo. Mi aspetto l’ultima settimana con la Jumbo con i tre corridori tra i primi 6/7 in classifica generale che attaccheranno dall’inizio alla fine mettendo in difficoltà tutti gli altri”.
Ganna lo vediamo anche in volata. Il fatto che sia diventato veloce fa ben sperare anche per le Classiche?
“Filippo è forte anche in volata, ma forse fino ad ora non ha creduto nei propri mezzi. Capire che può dire la sua anche nelle volate ristrette è una bella iniezione di fiducia sicuramente”.
All’Avenir si sono visti Piganzoli e Pellizzari, che idea ti sei fatto su questi due ragazzi?
“Comincio a conoscerli adesso e al movimento italiano fa solo che bene. Abbiamo bisogno di questi giovani, molti passano tra i professionisti ma poi non si mettono più in luce come tra le categorie minori. Penso ad un Bagioli o Battistella che qualche anno fa hanno fatto vedere delle belle cose, oggi sono un po’ in sordina. Speriamo che i giovani di oggi possano crescere bene e soprattutto senza la fretta di dover passare tra i grandi. Ogni cosa ha il suo tempo”.
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