Ciclismo

Vuelta a España 2023: segnali incoraggianti e poco altro per l’Italia nella prima settimana, ci si aggrappa a Ganna

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La Vuelta a España 2023 è arrivata al suo primo giorno di riposo, che separa la prima dalla seconda settimana ed è dunque tempo di fare i primi piccoli bilanci, pur sapendo che non potranno che risultare per natura prematuri ed incompleti. Vogliamo oggi concentrarci sulle prestazioni dei corridori azzurri.

La corsa spagnola era iniziata in maniera sorprendente per gli appassionati del nostro paese, proponendo nei primi due giorni due italiani come leader della classifica generale. Non due italiani qualsiasi tra l’altro, ma due dei giovani azzurri più interessanti in assoluto: prima Lorenzo Milesi, 21enne reduce dal Mondiale a cronometro tra gli U23, e poi Andrea Piccolo, 22enne che sta trovando la sua dimensione tra i professionisti dopo tante difficoltà.

Ovviamente bisogna specificare come per entrambi la maglia sia arrivata in maniera un po’ rocambolesca: Milesi ha tagliato per primo il traguardo per una dsm-firmenich che ha vinto a sorpresa la sciagurata cronosquadre d’apertura, con piccolo che ha ereditato il liderato andando in fuga in una seconda tappa dal finale neutralizzato. Per entrambi dunque un risultato arrivato in maniera molto particolare, ma per entrambi un risultato che sembrava costituire un ottimo segnale in vista del continuo della corsa.

Invece, da quel momento in poi, i corridori italiani sono sostanzialmente spariti dal vivo della corsa. Certo, il secondo posto allo sprint di Burriana da parte di Filippo Ganna ci rimarrà negli occhi ancora per un po’, ma quello è stato forse l’unico squillo degli ultimi sette giorni. Ci sarebbe da registrare anche la seconda piazza di Matteo Sobrero nella frazione di ieri, in cui però non è mai sembrato in grado di contrastare Lennard Kämna.

La situazione in cui si entra nella seconda settimana vede una classifica generale in cui gli italiani non sono neanche comparse (i migliori sono Caruso e Cattaneo ai margini della top30), e in cui l’impressione è che per cercare una vittoria di tappa che manca ormai da due anni bisognerà aggrapparsi al solito Ganna nella cronometro che andrà in scena proprio domani. Non c’è da stupirsi, sappiamo che in questo momento storico l’Italia nelle grandi corse a tappe fa grande fatica. Ci teniamo i buoni segnali di giovani come Milesi e Piccolo e speriamo in tempi migliori.

Foto: LaPresse

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