Ciclismo

Vuelta a España, le lacrime di Evenepoel: vittoria d’orgoglio dopo la giornata più difficile

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Remco Evenepoel è un campione. Non lo scopriamo certo oggi ma è giusto ricordarselo dopo la terribile giornata di ieri. Forse ha qualcosa in meno sulle tre settimane rispetto ai migliori al mondo, forse deve ancora crescere a livello caratteriale, ma quello che è sicuro è che il suo nome rimarrà come uno dei grandi di questa era del ciclismo.

Arrivare alla Vuelta da campione in carica, prendere la maglia rossa, trovarsi a fronteggiare una squadra forse imbattibile e perdere 27 minuti nella tappa regina è forse una combinazione di eventi che avrebbe stroncato il morale di chiunque. Non di Evenepoel, non di uno che è arrivato a soli 23 anni al limite delle 50 vittorie da professionista, avendo in bacheca alcune delle corse più prestigiose al mondo.

Oggi ha dimostrato al mondo, a tutti quelli che avevano dubitato del suo carattere anche dopo il ritiro al Giro d’Italia, che lui è un corridore dalla caratura elevatissima.

In tanti osarono dire che il Covid era solo una scusa dietro cui nascondersi perché non si sentiva in grado di competere. Oggi abbiamo visto qual è l’orgoglio di questo corridore, anche quando effettivamente non può più battagliare per la vittoria finale.

Foto: Eurosport

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