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Atletica
Atletica, Chituru Ali: “Infortuni dettati dalla postura di corsa, 2023 mai iniziato. Ai 200 ci penso”
Chituru Ali era balzato agli onori della cronaca nel 2022, quando corse i 100 metri in 10.12 nella semifinale degli Europei e raggiunse l’atto conclusivo dopo non essere riuscito a esprimersi al meglio ai Mondiali di Eugene. Nel 2023 non ha mai corso all’aperto e la sua unica apparizione in gara è stato il 4 febbraio a Val-de-reuil in una gara indoor sui 60 metri, timbrando 6.70 in batteria e 6.75 in finale. Da quel momento il comasco non si è più visto in pista e ne ha spiegato il motivo nell’intervista concessa a Sprint2U, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “In batteria era il caso di fermarsi, ma ero gasato. C’erano già dei problemi in batteria e in finale sono usciti più forte. Quest’anno la stagione proprio non si è avviata, è un peccato perché avevo in serbo parecchie cose interessanti“.
Il 24enne ha approfondito: “A parte i sintomi tendinosi, sono partiti i muscoli nelle zone limitrofe. Ci sono stati dei problemi nella ripresa, a volte sentivo il tendine, la cicatrice. È stato complicato ripartire. Durante la stagione sembrava che fossi lì lì per riprendere, ma c’era sempre qualcosa che mi faceva tornare indietro e non ero pronto per gareggiare. Ho fatto tutta la stagione cercando di recuperare una forma che era impossibile recuperare, praticamente era una rincorsa. È stato un peccato perché quest’anno mi sentivo bene, anche se è vero che lo dicono tutti”.
L’allievo di Claudio Licciardello si è soffermato anche sui suoi inizi tra le barriere: “Da piccolo io facevo un po’ di tutto, ho provato tutte le specialità. Gli ostacoli servivano un po’ per la mia coordinazione che era scarsa. Visto che avevo qualche dote importante sugli ostacoli si è continuato su quel percorso. Nel 2020 ci sono stati mesi in cui non ho potuto provare gli ostacoli per il Covid e così alla gara della ripresa ho incominciato con i 150 e ho fatto il record under 23 (15.38, n.d.r.). Da lì in poi mi sono detto che se mi era venuto così facile senza preparazione fare i piani allora perché non insistere e così nel 2021 ho continuato. Quasi è stato un caso, un bel caso“.
Chituru Ali è ritornato sulla scorsa stagione: “Il 2022 è stato un anno di continuità, il primo anno in cui ho fatto il maggior numero di gare in vita mia e ho capito cosa volesse dire veramente fare atletica, non fermandosi ogni due per tre per qualche infortunio. Avevo corso i 60 in 6.61, avevo però avuto problemi al petto e alla schiena e non avevo fatto i Mondiali indoor per non compromettere la stagione outdoor. I Mondiali non sono andati bene, non avevo ancora idea di cosa volesse dire gareggiare su un palcoscenico così importante: avevo provato al Golden Gala, ma lì era un’altra cosa e la mia idea era di entrare e spaccare, sono un’atleta che quando vede la pista non pensa tanto e corre: è stata una batosta ma è stata una bella esperienza. Ho messo nello zaino parecchie informazioni che saranno importanti per il futuro, l’anno prossimo ci saranno gli Europei e queste competizioni non mi saranno nuove: saprò come gestirmi, non sarà più la prima volta e cambieranno un po’ di cose“.
Un passaggio sulla possibilità di vederlo all’opera sul mezzo giro di pista: “Ho corso pochi 200 metri, sono curioso molto anche lì. So che ci vuole una preparazione un po’ più articolata rispetto ai 100. La mia difficoltà è quella di trovare continuità negli allenamenti. Sono curioso dei 200 perché con la giusta preparazione posso essere fastidioso anche lì, devo soltanto trovare continuità e andare in gara sano. L’anno scorso, quando li ho provati, non ero nelle condizioni ottimali. Il mio ideale sarebbe quello di portare 100 e 200, essere un velocista completo, magari anche sui 60, vorrei essere completo, penso di poterli fare tutti e tre“.
Il comasco si è soffermato anche sulla sua attuale condizione di forma: “Potrebbe andare meglio. Ho appena ricominciato, ho fatto un mese di pausa. Ci sono i soliti problemini, ma niente di così grave come è invece successo questo inverno. Cercheremo di risolverli il più presto possibile per poi ricominciare ad allenarci in modo sereno e tranquillo. Mi sto allenando, stiamo facendo la parte in palestra, stiamo cercando di migliorare la postura perché questi infortuni derivano da qualcosa che sbaglio nella corsa. Stiamo cercando di settare bene il corpo per essere pronti per spingere al massimo“.
Conclusione sulla staffetta: “I risultati che portano a casa fanno vedere che c’è un bel lavoro dietro. Sono sicuro che si organizzeranno per fare modo di rendere la velocità italiana ancora più interessante, magari buttando dentro qualche nuovo elemento“. Di seguito il VIDEO dell’intervista completa a Chituru Ali.
VIDEO INTERVISTA CHITURU ALI
Foto: Colombo/FIDAL