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ATP Parigi-Bercy, incubo Dimitrov per Lorenzo Musetti: l’azzurro di nuovo ko al terzo set
Grigor Dimitrov è ormai l’incubo di Lorenzo Musetti. Dopo il ko al debutto di Vienna, arriva una sconfitta, seppur più combattuta, sul cemento di Parigi-Bercy, con l’azzurro che si arrende sul 6-2 6-7 6-3 dopo due ore e venti di gioco. Ma per quasi un’ora e mezza non c’è stata partita, con l’azzurro che sembrava un pugile suonato sul ring; poi la reazione, che ha portato alla terza frazione a ad una sfida più godibile. Bisogna ripartire da questo per il torneo di Sofia e in Coppa Davis, dove è uno dei convocati di Filippo Volandri.
L’equilibrio nel primo set dura soltanto quattro giochi. Lorenzo inizia a litigare con il proprio servizio e quella generale sensazione di inquietudine che si porta dentro da un po’, e Dimitrov non si lascia sfuggire l’occasione. Break a zero nel quinto gioco, poi il settimo ci si mette anche una chiamata errata dell’arbitro su un dritto per salvare il punto del 5-2, che poi il bulgaro concretizza. Musetti prova una reazione d’orgoglio salendo 0-30 nell’ottavo gioco, ma il suo dirimpettaio torna in auge e chiude la frazione.
C’è sempre quella sensazione nell’aria che l’azzurro non abbia le armi, mentali più che tecniche, di poter giocare ad armi pari con il bulgaro. E il break in favore di Dimitrov arriva nel terzo gioco, ma questa volta ci sono molti più meriti del numero 17 al mondo, che prima arriva su una palla corta di Musetti e poi chiude con un dritto in diagonale in recupero. Lorenzo sembra però cambiare finalmente atteggiamento e decide quantomeno di provarci: nel sesto gioco ottiene due palle break annullate dal bulgaro in maniera celestiale, poi cancella il match point con coraggio nel nono gioco. E così, sorprendendo Dimitrov che sembrava averla in tasca, si riporta in linea di galleggiamento all’ultima opportunità, sciorinando finalmente scambi di livello. Ed il tiebreak mantiene le aspettative, con l’azzurro che regala un paio di vincenti splendidi per portare il match al terzo.
Sembra essere il preludio per un’ultima frazione infuocata, ma Dimitrov torna a rialzare il livello. Il secondo gioco è un piccolo manifesto, con un diagonale di dritto da maestro e un gioco a rete che gli permette di salire 3-0. Musetti paga il momento di sbandamento, poiché il bulgaro non gli offre più chance andando così a chiudere i conti.
Musetti che mette a segno molti meno vincenti rispetto a Dimitrov, 29 contro 19 a parità di errori (11 a testa). Percentuali appena sufficienti per lui, con il 60% con la prima (39/65) ed il 55% con la seconda (18/33) che significano nove palle break da cui si è dovuto difendere. E alla fine, la forbice di punti totali è assai ampia: 103 a 81 per il bulgaro.
Foto: LaPresse