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ATP Pechino 2023, Jannik Sinner batte Dimitrov al 3° set nonostante un problema di salute e troverà Alcaraz
Neanche il vomito ferma Jannik Sinner. L’altoatesino raggiunge la semifinale all’ATP 500 di Pechino, battendo Grigor Dimitrov per 6-4 3-6 6-2. Un match, quello dell’azzurro contro il bulgaro, che passa ancora una volta attraverso montagne russe che non sono solo quelle del tennis. Ad ogni modo, arriva il confronto numero 7 a livello ATP con Carlos Alcaraz; sarà un pomeriggio pechinese infrasettimanale tutto da vivere (ed è una cosa quantomeno strana, per effetto degli incastri infausti del calendario 2023).
Pronti via, e il game d’apertura dura subito 11 minuti, tra Sinner che gioca quasi perennemente in spinta e Dimitrov che altro non può fare che difendersi, spesso con il rovescio in slice. Quattro sono le palle break che il numero 1 d’Italia si guadagna, e la quarta è quella buona, con la viva complicità di una maldestra discesa a rete del bulgaro. Per lui le chance di rientro arrivano nel quarto gioco, ma entrambe se ne vanno (e la seconda vede Jannik giocare una bella palla corta di dritto). Nei fatti, la solidità dell’azzurro non concede particolari chance all’ex vincitore delle ATP Finals, costretto a lasciare per strada il set per 6-4.
Nel secondo parziale gli schemi che si sono visti nel parziale d’apertura, per certa misura, rimangono simili. Sinner non ha problemi a gestire parecchie palle di Dimitrov, sul 2-2 ha due palle break, ma non può nulla quando il bulgaro comincia a usare il servizio per salvarsi o iniziare a farlo. Sul 3-3 di chance ne arrivano tre, ed è sulla seconda che arriva un passante lungolinea di rovescio che non entra. Sulla terza, il gran dritto difensivo in corsa dell’italiano trova una demivolée di Dimitrov davvero difficile, una delle sue; un doppio fallo di questi è solo il preludio a tre punti di fila che lo salvano. Jannik ha un leggero passaggio a vuoto che però gli costa lo 0-40; la prima palla break la salva lui, sulla seconda Dimitrov non blocca a sufficienza il rovescio, sulla terza l’azzurro scivola dopo il servizio finendo per esporsi al dritto in avanzamento del bulgaro. Ancora, sul 5-3, una chance del controbreak arriva, ma è il nastro a portargli via un bel dritto. Una seconda opportunità se ne va, e il 6-3 che allunga il match giunge.
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Le condizioni di Sinner non sono le migliori possibili, e a un certo punto viene anche inquadrato dalle telecamere mentre vomita dentro un cestino, ma sul campo è lui a cercare di dare una sterzata chiara al match. Sono i primi game quelli nei quali l’azzurro allunga di nuovo: nel secondo c’è il break colto con un meraviglioso rovescio incrociato. Dal 3-0 in avanti, però, c’è sempre da soffrire per tenere i turni di battuta. L’altoatesino e Dimitrov non si negano allo spettacolo, con diversi punti da highlights, una chance di 5-1 mancata (senza peccato proprio) da Jannik, una di 2-3 e due di 3-4 sprecate dal bulgaro. In particolare, il 5-2 è il colpo di grazia per l’ex numero 3 mondiale: ultimo break a zero, e dopo 2 ore e 29 minuti arriva un’altra semifinale, l’ottava del suo 2023.
Com’è come non è, al buon 68% di punti vinti con la prima si associa, per Sinner, il solito strepitoso rendimento sulla seconda: 66%. La parte importante, però, è quella del terzo set, con tre fondamentali palle break salvate. E ora c’è un altro avanzamento in più, per un’altra sfida che non può non raccogliere le attenzioni del mondo del tennis.
Foto: lev radin / Shutterstock.com