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ATP Pechino 2023, Jannik Sinner: “È stata una serata dura, livello del match molto alto”
Jannik Sinner prosegue il suo cammino al China Open 2023 e raggiunge le semifinali del torneo ATP 500 di Pechino, dopo aver sconfitto ai quarti il bulgaro Grigor Dimitrov per 6-4 3-6 6-2. Il numero 1 d’Italia non ha brillato particolarmente, anche a causa di una forma fisica precaria, sprecando tante palle break (12 su 15 a disposizione) ma riuscendo a spuntarla dopo oltre due ore e mezza di battaglia.
“È stata una serata molto dura, il livello del match credo sia stato molto alto. In ogni caso, sono contento di come ho gestito la partita, soprattutto nel terzo set. Ho avuto un game in cui sono stato avanti 15-40 e in un altro 0-40, in cui ho commesso alcuni errori non forzati e anche lui ha giocato in modo piuttosto aggressivo. Questo è il tennis“, spiega il tennista azzurro.
“Ovviamente è tutto più facile se si sfruttano quelle occasioni. Nel terzo set penso di aver gestito bene la situazione, soprattutto servendo in un momento difficile sul 4-2. Sono molto felice di essere al prossimo turno”, aggiunge il 22enne altoatesino (fonte: ATP). Jannik, ad una sola vittoria dal best ranking, se la vedrà domani in semifinale con il fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz.
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Preoccupa però in prospettiva lo stato di salute del nativo di San Candido, in affanno sotto questo aspetto già dal primo turno del torneo cinese. Contro Daniel Evans si era fatto trattare per due volte dal fisioterapista alla coscia sinistra, mentre agli ottavi con il giapponese Yoshihito Nishioka è stato visto toccarsi l’inguine in alcune circostanze. Inoltre il raffreddore lo sta tormentando, perché è arrivato a Pechino dopo aver fatto i conti con una sindrome influenzale.
Quest’oggi Jannik, nel corso del terzo set contro Dimitrov, è stato inquadrato dalle telecamere mentre vomitava in un bidone seduto in panchina. “Ad un certo punto non mi sono sentito bene, devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male e che mi ha fatto vomitare“, la spiegazione fornita dal nostro portacolori al termine del match odierno a Pechino.
Foto: Lapresse