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ATP Pechino, i segreti del capolavoro di Sinner contro Medvedev: coraggio e capacità di adattamento

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Avere il coraggio e la lucidità di cambiare nel momento del bisogno. Jannik Sinner lo aveva annunciato alla vigilia della Finale del China Open 2023 contro Daniil Medvedev: “Mi vedrete fare qualcosa di diverso“. Ci si poteva scherzare sopra, immaginandosi un Sinner in versione “serve&volley”, ma alla fine della fiera è stato proprio quello che Jannik ha eseguito con grande profitto.

QUALI SONO STATI I SEGRETI DEL CAPOLAVORO DI SINNER?

1. La necessità di accorciare gli scambi entro i quattro colpi

Si sapeva che infilarsi nella tela del ragno era molto facile, viste le qualità di Medvedev, capace di assorbire i colpi più potenti e di forzare all’errore. Le capacità di “sabotatore” del russo non sono così lontane da quelle di Novak Djokovic. Tuttavia, Sinner ha deciso di sfruttare la posizione in campo arretrata del suo avversario, per metterlo in crisi in risposta e nello stesso tempo cercando di conquistare il punto, alternando serve&volley all’esecuzione di una serie di traccianti, non andando oltre un certa soglia. Tradotto: i punti conquistati da Jannik entro i quattro colpi sono stati ben 51 rispetto ai 39 del russo, con ben 33 discese a rete e 23 punti conquistati!

2. Le percentuali di efficienza al servizio

Determinanti sono state le percentuali di efficienza al servizio. Al cospetto di un Medvedev che nella prima frazione ha sciorinato la pazzesca media di 34/39 prime in campo (5 ace), Jannik ha contrapposto un 68%, ottenendo il 73% dei punti con la prima e il 64% con la seconda, ma la cosa straordinaria è accaduta nella seconda frazione, dove l’azzurro ha perso contro il n.3 del mondo solo 3 punti nei turni in battuta: il 95% dei quindici vinti con la prima e l’80% con la seconda.

3. La risposta eccezionale al cospetto di un Medvedev irreale nel 1° set

Nonostate un Medvedev capace di mettere in campo 31 prime di servizio consecutive nella prima frazione, per un totale di 34/39, Jannik ha avuto una grande efficacia in risposta, riuscendo a leggere molto bene la battuta del russo. Un dato evidenziato dal 31% dei punti vinti rispetto al 21% dell’avversario, che ha permesso al nostro portacolori di fare la differenza specialmente nei due tie-break, con due punti strepitosi a conclusione della partita, e di entrare nello scambio. In quest’ultimo caso, la combinazione rovescio/dritto lungolinea si è rivelata il fiore all’occhiello.

Foto: LaPresse

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