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ATP Pechino, Jannik Sinner sgretola le certezze di Alcaraz: ora è avanti nei precedenti
“Una partita praticamente perfetta“. In questo modo si è espresso Paolo Bertolucci in questi minuti su Twitter nel commentare la prestazione di Jannik Sinner nella semifinale dell’ATP500 di Pechino (Cina) contro Carlos Alcaraz. L’altoatesino ha dato conferma di avere le contromisure al gioco dell’iberico, conquistando il quarto successo in sette scontri diretti e portandosi in vantaggio 4-3 nel computo complessivo.
Una vittoria che somiglia alle altre contro Alcaraz, ovvero andando ad affondare i colpi in risposta, mettendo a nudo una seconda di servizio non così efficace da parte dello spagnolo. Su questo dato, Jannik ha trovato il modo per ribaltare l’inerzia della partita, dopo un inizio titubante alla battuta.
Trovando un minimo di stabilità anche con il fondamentale del servizio, l’altoatesino nella seconda frazione ha dilagato, portando alla più totale frustrazione il suo avversario. Lo score di 7-6 (4) 6-1 parla chiaro e pone l’accento sulle qualità dell’azzurro, che quando gioca contro Carlitos sa quindi esaltarsi.
Una questione di caratteristiche che sono evidenti specie sul cemento. Su una superficie rapida, i traccianti che Sinner sa generare sulla sua racchetta, tolgono il tempo all’iberico, incapace di inventare e nello stesso tempo portarlo al braccio di ferro da fondo alle alte velocità. In questo particolare, Jannik ha mostrato maggior solidità tecnica e mentale ed ecco spiegato quanto è accaduto.
Un risultato importante anche dal punto di vista storico, visto che il ragazzo di San Candido a soli 22 anni sale al n.4 del mondo, eguagliando in casa Italia Adriano Panatta nel settore maschile, che però si spinse a tanto dopo il successo Slam a Parigi e un’età più avanzata (26 anni).
Foto: Olycom LaPresse