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ATP Vienna, Jannik Sinner piega Shelton in due set dopo una sfida di livello eccelso
Una partita spaziale per Jannik Sinner. Un debutto sontuoso nell’ATP di Vienna per l’altoatesino, numero 2 del seeding, che era chiamato immediatamente ad una partita complicatissima con Ben Shelton, con cui aveva perso in tre set nel Masters 1000 di Shanghai. Invece l’azzurro si aggiudica il braccio di ferro con l’americano, apparso lucidissimo per un set e mezzo nonostante il viaggio transoceanico da Tokyo: un 7-6 7-5 in un’ora e tre quarti che fa capire quanto una sfida del genere sia, già oggi, sprecata per un primo turno di un torneo. Per Sinner è la vittoria numero 52 in stagione, agli ottavi sarà derby con Lorenzo Sonego.
Un primo set in cui sono poche le occasioni per mettere il naso avanti. Shelton non inizia benissimo al servizio, con la prima che non arriva, e Jannik va a pochi centimetri da un meritato break con il suo passante che esce di centimetri. Di contro, l’azzurro inizia benissimo lasciando le briciole al suo dirimpettaio (13 punti in fila in avvio), per poi calare un po’ alla distanza. Il ragazzone di Atlanta ha tre chance fra nono e undicesimo gioco, ma Sinner è freddissimo cancellandole a regola d’arte, anche con due ace. Il tiebreak è la soluzione più giusta, che viene giocato dal numero 4 al mondo da applausi: due minibreak in apertura tenuti senza affanni e primo set incamerato.
Anche l’avvio di secondo set è equilibrato con quattro giochi chiusi a zero, ma si nota sempre più spesso una tendenza di Sinner ad arretrare sul servizio di Shelton, quasi ad invitarlo a scendere a rete per prendersi subito lo scambio. Ma l’americano è uno che impara estremamente in fretta e annulla due chance tra quinto e settimo gioco, servendosi del suo servizio super. E Jannik, che sbaglia pochissimo, ripaga con la stessa moneta nella prima occasione offerta all’avversario, con un ace centrale. L’azione del nativo di Atlanta tende a farsi più pesante, e nell’undicesimo gioco si apre un altro spiraglio per l’azzurro che torna aggressivo: la prima palla break viene affossata con il rovescio in mezzo alla rete, ma si guadagna la seconda con un passante spaziale e l’undicesimo vincente di dritto della sua partita. Ci vuole il secondo match point per concretizzare la vittoria numero 52 in stagione, con un altro dritto in controtempo.
Sinner è stato lucidissimo durante tutta la partita, chiudendo un saldo più che doppio tra vincenti, 27, ed errori non forzati, 12, di cui solo 4 nella seconda frazione. Shelton, un po’ più falloso del solito (26-24), paga anche il numero elevato di seconde, ben il 44% del suo fatturato, concedendo 18 punti ad uno Jannik molto aggressivo, che ricorda i suoi miglioramenti al servizio mettendo in campo l’80% di prime e vincendo l’84% dei punti con quel fondamentale.
Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger