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ATP Vienna, Jannik Sinner vince il braccio di ferro con Rublev e accede in Finale! 4° posto nella Race ipotecato
Jannik Sinner scrive altre pagine di storia a Vienna. Il tennista altoatesino ha ragione di Andrey Rublev sul cemento di Vienna e sarà in campo nella finale di domani contro Daniil Medvedev. Un 7-5 7-6 che significa più del quarto successo contro il russo in sei occasioni, con i due ko arrivati solo per ritiro, mettendo una seria ipoteca sulla quarta piazza nella Race: è la vittoria numero 55 del ragazzo di Sesto Pusteria, cancellando i 54 successi di Corrado Barazzutti che durava dal 1978, ed è alla sesta finale stagionale, eguagliando Adriano Panatta. E con un successo sul numero 3 al mondo, pareggerebbe proprio Adriano nella classifica dei plurivincitori di tornei ATP.
La partita segue il tenore degli scambi per i primi cinque giochi, ma qualcosa sembra essere cambiato nel gioco del russo, che tiene il ritmo imposto da Jannik e si fa aiutare tantissimo dai suoi giochi in battuta. L’azzurro invece vive un momento buio nel sesto game, andando anche in difficoltà per le risposte del moscovita che pizzicano le righe: due doppi falli tra apertura e chiusura significano il primo break preso in questo torneo dal numero 4 al mondo. Ma Sinner si mette alle spalle il game storto e torna a martellare in risposta; per la legge non scritta de ‘la riga dà, la riga toglie’, il ragazzo di Sesto Pusteria si inventa una cannonata che cancella a Rublev la chance di chiudere il set.
E il russo, fino a lì bravo soldatino in mezzo al campo, fa fuoriuscire la parte peggiore di sé, non capacitandosi dei colpi dell’azzurro. E così, da una situazione di relativo controllo, il russo si ritrova a perdere di nuovo il servizio sbattendosi addosso la racchetta, quasi come per punirsi, mentre il compassato, ma concentrato Jannik, va a chiudere il primo set. Nel secondo l’equilibrio regna sovrano, con i due che regalano agli spettatori degli scambi da applausi. Il punto di rottura arriva nel nono game, con Sinner che mette in campo la sua proverbiale calma e saggezza nelle scelte mette nuovamente in difficoltà Rublev, strappandogli il servizio. Sembra fatta, ma Jannik smarrisce la prima al momento sbagliato: annulla tre palle break, ma la quarta gli è fatale, con il russo che si ritrova ancora in partita. Il tiebreak è cruciale: l’azzurro va sotto con un nastro ballerino, ma recupera il minibreak con lo schiaffo al volo. Due punti in battuta giocati da chirurgo lo portano a match point, con Rublev che non regge la pressione chiudendo la partita con un doppio fallo.
Positivo il saldo vincenti-errori non forzati per Jannik, che chiude a 27–20 contro il 15-24 di Rublev. 10 gli ace di Sinner, che abbassa il numero di prime in campo (62%) e di punti con la seconda (15/28) ma conferma l’attitudine in risposta, dove conquista 29 degli 81 punti totali del suo match, con un meraviglioso 59% sulla seconda (13/22).
Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger