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ATP Vienna, Sinner si prende la rivincita e spazza via Tiafoe: ora semifinale con Rublev

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La vendetta è servita. Jannik Sinner supera di slancio Frances Tiafoe e accede alle semifinali del torneo di Vienna, vendicandosi così di quel penultimo atto di due anni fa in cui l’americano ribaltò una partita che sembrava già nelle mani del ragazzo di Sesto Pusteria. Che è maturato, diventando sempre più convinto dei suoi mezzi: 6-3 6-4 in 80 minuti ed esame superato, raggiungendo Andrey Rublev in una sfida che appare quasi come uno spareggio per il quarto posto nel ranking.

Se si scambia, Jannik è un muro e lo statunitense è costretto a dover forzare la giocata. L’azzurro approfitta subito delle difficoltà dell’avversario, che inizia con ben poche prime messe in campo: un passante da applausi è il preludio al break, che si concretizza con un doppio fallo di Tiafoe. Sinner conferma la sua attitudine attuale al servizio, con cui riesce ad ottenere punti facili; l’unico gioco difficoltoso è il settimo, in cui annulla due palle break con un ace e una gran prima, per poi chiudere la frazione. 

Il canovaccio non sembra cambiare nel secondo set, in cui il numero 4 al mondo sembra sempre pericolosissimo in risposta. E così Tiafoe, al termine del terzo gioco, prova a replicare i mind games che gli fecero ribaltare l’inerzia due anni fa sullo stesso campo, chiamando a sé il pubblico. Ma Sinner è memore della lezione di due anni fa ed è solido come una quercia, ed è anzi l’atleta a stelle e strisce a farsi il break quasi da solo nel settimo gioco, con due dritti in corridoio e un rovescio affossato in rete. Il settimo gioco si rivela però nuovamente difficoltoso per l’azzurro, che si fa rimontare dal 40-15 e offre una chance di rientro all’americano, però Jannik l’annulla da campione, con Tiafoe che reagisce scagliando in terra la racchetta. Il ragazzo di Sesto Pusteria non sfrutta il primo match point in risposta, ma abbassa la serranda della partita con un altro gran game al servizio.

Sinner chiude con un bilancio positivo tra vincenti ed errori non forzati, 17-14, rispetto al 14-20 di Tiafoe. Ma soprattutto è notabile il rendimento al servizio del numero 4 al mondo, che concede solo sei punti con la prima (32/38) e cinque con la seconda (12/17), con una striscia di 20 prime in campo sugli ultimi 21 scambi partiti dalla sua racchetta, numeri che gli valgono la vittoria numero 54 in stagione.

Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger

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