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Basket, i migliori italiani della 4a giornata di Serie A. Totè, Alviti e Della Valle alzano i giri, in forma anche Melli

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Se la terza giornata della Serie A era stata non pienissima di spunti in chiave italiana, la quarta è invece da rimarcare. Questo perché davvero tante cose sono accadute sui parquet tricolori. Per comprendere nel profondo quali sono gli accadimenti, andiamo a scendere più nei dettagli.

In teoria, un riconoscimento di MVP italiano sarebbe da accordare a qualcuno che ha messo a segno la miglior performance con la propria squadra vincitrice. In questa occasione, però, il quadro è leggermente diverso, perché nonostante la sconfitta all’overtime di Pesaro contro Scafati (103-107) è impossibile non rimarcare quanto sia stata importante la prestazione di Leonardo Totè. Per il ventiseienne di Negrar 29 punti (con un grande 11/12 in lunetta), 7 rimbalzi e un totale 34 di valutazione. In sintesi, miglior performance in Serie A di sempre per il lungo di Negrar, che in questo inizio di campionato sta trovando una dimensione molto più elevata rispetto a tante occasioni del passato. L’augurio è che, per una volta, venga lasciato stare dagli infortuni che spesso ne hanno condizionato l’evoluzione. Insieme a lui anche la coppia formata da Matteo Tambone (19 e 5 rimbalzi, 23 di valutazione) e Valerio Mazzola (15 e 6) fa sorridere Maurizio Buscaglia, anche se è un sorriso relativo di fronte al clamoroso Kruize Pinkins che ha sbancato l’arena pesarese, anche se non da solo (tra i contributori, difatti, c’è Riccardo Rossato con i suoi 15 punti, ed è una conferma rispetto allo scorso anno, nei fatti).

Notizie importanti arrivano anche dal fronte di Trento, al termine del successo sul filo di lana a Masnago contro Varese. In particolare, parla per propria voce il duo ex Milano formato da Davide Alviti e Paul Biligha. Per l’uno, ora che c’è più spazio, sono finalmente tante le soddisfazioni: 18 punti, 7 rimbalzi, 5 assist, 28 di valutazione e la sensazione che questa Dolomiti Energia se la stia prendendo lui. Per l’altro, invece, 14 e 6 rimbalzi con la viva sensazione che, se all’Olimpia era stato usato in uno specifico ruolo (dar riposo ad altri lunghi garantendo energia), qui ne può assommare parecchi. E, con la fiducia, può dare tanto.

Basket: Scafati all’overtime sulle ali di Pinkins, bene Virtus Bologna e Brescia con Della Valle sugli scudi in Serie A

Abbiamo parlato di Milano: per l’EA7 Emporio Armani di Ettore Messina, se il big match contro Tortona va in porto con successo è anche per merito di Nicolò Melli. 14 punti e 10 rimbalzi per lu, che firma la prima doppia doppia della stagione, nonché decima in campionato con Milano e tredicesima in assoluto con il club. Escludendo A2 (al tempo Legadue), Nazionale e NBA, la quota totale raggiunta è di 25 (13 a Milano, 4 al Fenerbahce e 8 a Bamberg). Non suona come un così grande numero, ma è inutile ricordare quanto non si possa limitare ai numeri il contributo di un uomo che sta segnando anni fondamentali del basket di casa nostra.

Si scuote anche Amedeo Della Valle, che trascina (letteralmente) Brescia sul parquet del PalaCarrara di Pistoia con una performance delle sue, da 26 punti, 5/9 da tre e una valutazione di 25 che lo rende MVP del confronto in terra toscana. Ancora una volta, quando può dimostrare di essere l’opzione offensiva numero uno (o, al massimo, due), rende, eccome se rende. C’è del resto una carriera a parlare per lui.

Anche tanti altri segnali arrivano dai differenti campi della Serie A. Si è detto di Varese-Trento, in cui vanno registrati anche i 15 punti di Davide Moretti. Per la Virtus Bologna, nella vittoria contro Sassari, Awudu Abass e Alessandro Pajola fanno gran coppia, con l’uno a quota 14 punti e 2 stoppate e l’altro che lo eguaglia con la valutazione di 16 attraverso la solita partita ordinata e graffiante insieme. Venezia passa a Treviso con un buon Marco Spissu e nonostante una buona prestazione di Alessandro Zanelli, mentre Napoli, nella partita che costa la panchina di Brindisi a Fabio Corbani, trova un contributo da 11 punti di Alessandro Lever.

Credit: Ciamillo

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