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Basket, Sassari fa ricorso per il minuto in più giocato a Stettino, ma risultato omologato
Una partita persa, una svista clamorosa della terna arbitrale e del tavolo, ma che è avvenuta quando “non si trattava di un momento cruciale della partita”. E, dunque, nulla di fatto e punteggio confermato in campo. L’esordio di Sassari nella Basketball Champions League si è chiuso con un ko che fa male e, soprattutto, con un ricorso respinto.
Ma facciamo un passo indietro e capiamo cosa è successo. Siamo allo scadere del primo tempo, Sassari ha sofferto sino a quel momento, toccando anche il -21, ma è in rimonta e sta per chiudere il secondo quarto sul -11. Ma a questo punto un errore del cronometro “regala” un minuto in più al primo tempo. I giocatori e lo staff sardo protestano, ma la terna arbitrale fa continuare il gioco. Si va, così, al riposo sul +15 per lo Szczecin. Nell’intervallo gli arbitri si accorgono dell’errore e fanno giocare solo 9 minuti nel terzo quarto, per pareggiare i conti. Una scelta che a coach Bucchi non era andata giù.
“Gli arbitri hanno fatto giocare 21 minuti, è falsato, faremo ricorso contro questo fatto molto singolare con la squadra che ha fatto un grande sforzo per recuperare” ha detto il tecnico e, infatti, la società sarda ha fatto ricorso. Un ricorso che, però, stamani la Fiba ha respinto, confermando il 93-85 a favore dello Szczecin.
Due in sintesi le motivazioni addotte dalla Fiba, come spiega la Dinamo con un comunicato stampa. L’aver rimediato all’errore del primo tempo dove si sono giocati 21 minuti al posto di 20, facendo ripartire il 3° quarto da 9 minuti. La seconda in quanto non si trattava di un momento cruciale della partita.
Foto: fiba.basketball