Beach Volley
Beach volley, Mondiali 2023: i favoriti del tabellone maschile. Sarà derby scandinavo in finale?
No, non è sci di fondo o hockey su ghiaccio: è beach volley, si gioca su una delle spiagge più calde e belle del mondo ma la Scandinavia si preannuncia come la padrona assoluta del tabellone maschile. Da una parte i campioni di tutto, i norvegesi Mol/Sorum, vincitori del titolo iridato lo scorso anno a Roma, oro olimpico a Tokyo, destinati a riscrivere la storia di questa disciplina.
Dall’altra i giovani, rampanti, gli svedesi Ahman/Hellvig che hanno fatto vacillare i regnanti vincendo per due volte consecutive il titolo europeo, aggiudicandosi due super tornei come quelli di Tepic e Amburgo in stagione. Se una di queste due coppie non dovesse salire sul podio sarebbe una grande sorpresa.
A proposito di sorprese, ci sono almeno una decina di coppie che dovessero salire su un gradino del podio iridato nessuno si stupirebbe più tanto, tale è l’equilibrio e l’incertezza che regnano nel beach volley maschile. Il movimento statunitense, ad esempio, dopo anni di difficoltà ha iniziato a risollevare il capo con una coppia, Partain/Benesh che quest’anno ha vinto Gstaad, anche se ultimamente sta perdendo qualche colpo con la condizione che sta svanendo.
Ci sono i cechi Perusic/Schweiner, grandi protagonisti a Parigi, ci sono gli azzurri Nicolai/Cottafava e Ranghieri/Carambula che, alternandosi, hanno fatto molto bene in stagione, finalisti ad Amburgo, i qatarini Ahmed/Cherif, gli olandesi Brouwer/Meeuwsen, sempre protagonisti ad altissimo livello, i polacchi Fijalek/Bryl, che quest’anno qualche problema l’hanno incontrato, i tedeschi Ehlers/Wickler, anche loro reduci da un torneo di altissimo livello a Parigi.
Anche se non sta attraversando certo un momento semplice a livello di risultati, il Brasile non si può certo lasciare fuori dal pronostico, anche perché all’ultimo Mondiale, 15 mesi fa a Roma, i verde-oro piazzarono ben due coppie tra le prime quattro e sono proprio queste che possono fare bene, i vice campioni mondiali Pedro Solberg/Guto e George/Andrè ma attenzione anche a Evandro (che quando vede la competizione iridata si esalta) e Arthur.
Foto Fivb