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Beach volley, Mondiali 2023: l’Italia ci prova! Nicolai/Cottafava in gran forma, Ranghieri/Carambula per la ciliegina sulla torta, e Rossi/Lupo…

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Tre coppie azzurre al via di un Mondiale. Se si escludono le edizioni casalinghe non sono tante le occasioni in cui l’Italia si è presentata con un contingente così nutrito all’appuntamento iridato, segno che in questo momento i cambiamenti degli ultimi anni stanno dando frutti e i risultati sono sotto gli occhi di appassionati ed addetti ai lavori con due podi nell’Elite 16 e tantissimi piazzamenti nella top 10 da parte delle due coppie di punta del movimento.

Ranghieri/Carambula hanno vissuto una magica stagione del ritorno assieme. Si sono ritrovati ed hanno subito ottenuto risultati straordinari ed insperati: i due terzi posti di Montreal e Doha, i tre quinti posti estivi sono, come si suole dire, tanta roba ed è fisiologico il calo di rendimento che c’è stato fra agosto e settembre con risultati un po’ al di sotto delle aspettative (ma anche un pizzico di sfortuna) tra Europei e gli appuntamenti di Amburgo e Parigi.

Il maltolto per via della sorte potrebbe essere restituito proprio a Tlaxcala dove da subito ci sarà da soffrire perché i primi avversari sono i semifinalisti di Parigi, gli austriaci Horl/Horst per una partita che, se vinta, potrebbe ridare il giusto vigore alla coppia azzurra in vista di un Mondiale tutto giocato all’aperto dove la skyball di Carambula (basti ricordare cosa accadde due anni fa nel tris di tornei messicani disputati alla vigilia di Tokyo 2021) potrebbe tornare a fare la differenza e dare tanti vantaggi al muro micidiale di Alex Ranghieri.

Nicolai/Cottafava sono una delle coppie del momento: terzi ad Edmonton a fine luglio, quarti all’Europeo di Vienna, secondi nell’Elite 16 di Amburgo e quinti a Parigi. Gli azzurri hanno preso quota dopo un momento complicato che, con le nuove regole per il ranking, è sì ammesso ma poi ti costringe a passare dalle qualificazioni nei tornei più importanti e magari ti fa entrare in un loop non proprio positivo.

Gli azzurri hanno ritrovato equilibrio, ritmo ed efficacia dei giorni migliori e si sono rimessi ampiamente in carreggiata nella corsa per la qualificazione olimpica. Il Mondiale, per loro, arriva al momento giusto e può essere un banco di prova importante. Hanno battuto tutti in stagione, compresi Mol/Sorum, dopo cinque sconfitte consecutive, Ahman/Hellvig e Partain/Benesh, coloro, cioè, che hanno vinto gli ultimi tornei del circuito Elite. Significa che se la giocheranno con tutti, sapendo (perché oggi nel beach volley maschile è così) che ogni punto nasconde un’incognita ma con la tenacia e la condizione che si ritrovano possono ottenere un grande risultato.

A proposito di incognite, Enrico Rossi e Daniele Lupo arrivano quasi al buio a questo Mondiale, al termine di un 2023 che ha riservato molti più problemi che soddisfazioni, ultimo dei quali il Covid che ha impedito a Lupo di partire per Parigi. La coppia allenata da Fosco Cicola ha bisogno di una stagione senza contrattempi per provare la scalata nel ranking olimpico e giocarsi la qualificazione per Parigi 2024: non è facile ma si può fare, partendo proprio da qui, dal Messico, dalla sfida con i campioni in carica Mol/Sorum prevista nel girone preliminare, che faccia respirare agli azzurri l’aria pulita del grande beach volley, quella che hanno respirato per anni e che li aspetta.

Foto: Fivb

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