Biathlon
Biathlon, 7 settimane all’inizio della stagione. Francesi a parte, estate tranquilla per tutti. Wierer e Vittozzi si annunciano protagoniste
Mancano meno di cinquanta giorni alla pubblicazione delle prime liste di partenza della Coppa del Mondo di biathlon, quelle delle gare miste che si disputeranno il 25 novembre a Östersund (Svezia). L’occasione è propizia per ricapitolare quanto accaduto negli ultimi mesi, in maniera tale da preparare il terreno in vista di una stagione decisamente più ricca rispetto a quella di tante altre discipline invernali. D’altronde, a differenza degli sport di area Fis, l’Ibu prevede Mondiali ogni anno. Dunque, anche nel 2024 verranno conferite medaglie iridate.
Ebbene, poco è accaduto nel semestre passato, eccezion fatta per le baruffe di casa Francia. Nel settore maschile si è verificato un ammutinamento degli atleti nei confronti dello staff tecnico, il quale di conseguenza è stato completamente cambiato. Dinamica per certi versi fisiologica, figlia di polemiche interne e rapporti logorati dell’inverno meno redditizio dell’ultimo decennio. La medaglia d’oro nella staffetta di Oberhof ha salvato un bilancio altrimenti deficitario.
Nel settore femminile, invece, la bagarre riguarda due primedonne. A luglio Justine Braisaz-Bouchet ha presentato denuncia nei confronti di Julia Simon, accusandola di averle sottratto la carta di credito, usandola indebitamente, nell’estate del 2022. La sublimazione di un conflitto personale tra due coetanee e compaesane che non si sono mai potute soffrire. L’accaduto appartiene più alla cronaca giudiziaria di quanto non centri con l’agonismo, ma potrebbe (ovviamente) avere ripercussioni sul rendimento dell’una e dell’altra.
LaLoi et l’Ordre a parte, il resto del mondo ha vissuto una primavera e un’estate di ordinaria amministrazione. Nel settore maschile, Johannes Bø ha recentemente dichiarato di mirare alla Sfera di cristallo, nonostante dubiti di poter dominare come accaduto nel 2022-23. Niente di strano. Il Cannibale si appresta a vivere un’altra stagione da protagonista assoluto, conscio di avere sotto controllo il livello degli avversari più prossimi (tutti compagni di squadra, a cominciare da Sturla Holm Lægreid).
Fra le donne, i ritiri di tante veterane lasciano presagire alla possibilità di vedere diversi volti nuovi nelle posizioni di vertice affiancarsi a quelli più noti di chi, all’apogeo, c’è già. Al riguardo, continueremo a vedere la familiare sagoma di Dorothea Wierer, unica tra le ultratrentenni di successo ad aver preso la decisione di proseguire la propria carriera. Dopotutto, un’edizione olimpica sulle nevi di casa capita una volta nella vita. Provare ad arrivarci è doveroso. L’altoatesina, così come Lisa Vittozzi, ha trascorso un’estate serena. Entrambe le azzurre promettono di essere protagoniste. Chissà, forse anche assolute. Restano poche settimane per finalizzare ciò che è stato costruito in lunghi mesi, dopodiché rien ne ira plus e a marzo les jeux seront fait. Giusto per usare l’idioma di chi, involontariamente, ha animato un off-season altrimenti priva di notizie degne di nota.
Foto: La Presse