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Calcio, l’Empoli passa in casa della Fiorentina con le reti di Caputo e Gyasi e fa suo il derby toscano

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Si è ufficialmente conclusa la nona giornata della Serie A 2023-2024. Dopo il pareggio per 1-1 tra Udinese e Lecce, questa sera è andato in scena il derby toscano tra Fiorentina e Empoli e il risultato ha visto primeggiare gli ospiti con il punteggio di 2-0. In classifica i viola scendono in quinta posizione con 17 punti e vengono raggiunti dal Napoli, mentre l’Empoli per la prima volta in stagione esce dalla zona retrocessione e sale a quota 7 punti con una lunghezza di margine sull’Udinese.

La Fiorentina è scesa in campo con il 4-2-3-1 con Terracciano tra i pali, quindi difesa con Parisi; Martinez Quarta, Milenkovic e Kayode, quindi in mediana con Arthur e Duncan, mentre Bonaventura, Nico Gonzalez e Brekalo agivano alle spalle di Nzola. L’Empoli ha risposto con il 4-3-2-1 con Berisha in porta, quindi Ebuehi, Walukiewicz, Luperto e Cacace in difesa, mediana con Marin, Grassi e Maleh, quindi Cambiaghi alle spalle di Cancellieri e Caputo.

Il primo tempo vede gli ospiti mettere in difficoltà la squadra allenata da mister Vincenzo Italiano con buone trame e movimenti efficaci. I viola contavano di tenere il pallino del match, ma è l’Empoli ad andare a segno con Caputo che, al minuto 21′, supera Terracciano per la rete dell’1-0. L’attaccante empolese è incontenibile e raddoppia in chiusura di primo tempo ma, per sua sfortuna, il 2-0 viene annullato per un tocco di mano dopo il controllo al VAR.

La ripresa vede i padroni di casa provare ad alzare il ritmo e creano diverse occasioni importanti, ma non riescono mai a tradurre la mole di gioco in tiri verso la porta di Berisha. L’Empoli resiste senza grossi patemi e, anzi, va al raddoppio. Minuto 80′. In ripartenza Fazzini dalla fascia destra fa partire un cross rasoterra in area, con Gyasi che brucia la difesa viole e insacca il 2-0. I padroni di casa nel finale cercano di riaprire il match, ma lo fanno in maniera confusa e il risultato non cambia fino al triplice fischio del direttore di gara.

Foto: LaPresse