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Ciclismo, Sonny Colbrelli: “Io e van Hooydonck fortunati ad essere ancora vivi. Nel 2021 svoltai per un motivo”

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È l’ultimo vincitore italiano in una Classica Monumento, ha trionfato alla grande nel 2021 alla Parigi-Roubaix, con la sfortuna che però si è accanita contro di lui nella stagione successiva. Sonny Colbrelli ora sta bene, dopo l’arresto cardiaco che l’ha costretto al ritiro dal ciclismo professionistico: è stato intervistato da Gian Luca Giardini nella consueta rubrica Bike2u, in onda su Youtube sul canale di OA Sport.

Le parole dell’azzurro: “Al momento collaboro con il mio ex team, la Bahrain-Victorious, e a fine mese andrò a fare il corso per direttore sportivo. È una cosa in più. Ho già provato in alcune corse, non mi dispiace. Cerco di dare la mia esperienza soprattutto in Belgio a disposizione dei giovani atleti”.

Parlando del suo salto di qualità nel 2021: “Lavorando negli ultimi anni con la mia mental coach Paola Pagani, che mi è servita tantissimo per ritrovare la retta via. Quando si è professionisti non basta solamente il fisico, ci vuole anche la testa. La corsa che mi ha fatto capire molto è stato il campionato italiano di Imola: ho fatto una cosa che non ho mai fatto, ho anticipato gli scalatori su un percorso molto duro. Da lì c’è stata una scia di vittorie importanti, soprattutto di testa, anche la Parigi-Roubaix, ma un’altra che ho corso molto di testa è stato il Campionato Europeo con Remco Evenepoel”. 

Su ciò che è accaduto a Nathan van Hooydonck, un arresto cardiaco mentre era in macchina con la moglie: “È stato molto fortunato. Queste cose bisogna sempre pensare positivo che siamo fortunati ad essere ancora qua, come ho sempre detto nelle mie interviste. Gli ho scritto un messaggio, non è stato facile per lui, prendere la decisione di fermarsi nel ciclismo. Questo dolore si potrà trasformare in gioia per la nascita di suo figlio”. 

L’INTERVISTA COMPLETA A SONNY COLBRELLI

Foto: Lapresse

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