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Ciclismo, tutti gli italiani juniores da seguire: lo spunto veloce di Sierra, Finn e Mottes danno ‘del tu’ alle salite

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Dalla categoria juniores vengono fuori ormai, da anni, già dei veri e propri fenomeni per il ciclismo professionistico. Abbiamo visto in più occasioni il doppio balzo, senza passare dagli under 23: l’esempio principale è quello di Remco Evenepoel, ma possiamo parlare anche del connazionale Cian Uijtdebroeks, in top-10 alla Vuelta quest’anno.

In casa Italia di potenziali fuoriclasse di questo calibro ancora non se ne vedono, ma ci sono diversi talenti da seguire, pronti a regalare magari soddisfazioni in futuro (tutto ovviamente da vedere con il passare degli anni).

In questa stagione chi si è messo in mostra di più è Luca Giaimi, che ha dato una gran dimostrazione di forza soprattutto nelle prove contro il tempo. Il classe 2005 può essere il vero erede di Filippo Ganna, visto che anche su pista è devastante, lo aspettiamo con ansia già nei prossimi due anni, magari per dar supporto al quartetto.

Ai Mondiali di Glasgow strepitosa la prova, anche se molto sfortunata, di Juan David Sierra. Un problema meccanico sul finale gli ha negato la medaglia, ma la performance è stata di valore, seguita anche da altri risultati di qualità (sesto agli Europei, secondo al Liberazione): uomo da classiche.

Per le salite ecco Lorenzo Finn e Lorenzo Mottes: il primo, giovanissimo, è del dicembre del 2006, mentre il secondo è appena diciottenne. Hanno dato spettacolo in una delle corse più adatte agli scalatori junior, il Giro della Lunigiana, chiudendo in seconda e terza piazza in classifica generale. Soprattutto Finn sembra avere quel qualcosa in più che per il futuro fa sperare molto bene.

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