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Come può cambiare l’Italia di volley nel 2024. I ritorni di Anzani e Russo, Zaytsev non è più nei piani

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L’Italia ha affrontato il torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 senza due pedine di lusso, entrambe nel reparto dei centrali: Simone Anzani e Roberto Russo. Il comasco non aveva preso parte nemmeno agli Europei e la sua estate è stata purtroppo tribolata a causa di problemi cardiaci, che lo hanno costretto a prendersi una pausa e a sottoporsi a un intervento. Il giocatore di Civitanova ha riacquisito l’autorizzazione a giocare soltanto il 12 settembre, si è rimesso subito in moto con la Lube e lo dovremmo presto vedere in campo con la casacca dei cucinieri: l’obiettivo è quello di recuperare la migliore condizione di forma possibile e tornare a rivestire l’azzurro nella prossima annata agonistica, con il mirino ben puntato sulla capitale francese.

La sua assenza si è sentita durante gli ultimi mesi: sono mancati la sua esperienza, la sua capacità di tenere unita la squadra (non soltanto in campo), i suoi muri e il suo servizio sempre insidioso. Il suo posto è stato preso proprio da Roberto Russo, che ha affiancato Gianluca Galassi e ha offerto un ottimo livello di gioco tra la Nations League e gli Europei conclusi con la medaglia d’argento. Il siciliano si è però infortunato in occasione del quarto di finale contro l’Olanda: atterrando dal muro si è fatto male alla caviglia sinistra, ha saltato la semifinale contro la Francia e poi ha disputato l’atto conclusivo contro la Polonia, ma facendo capire di non essere in condizioni fisiche impeccabili e saltando così il preolimpico. I sostituti Leandro Mosca e Giovanni Sanguinetti hanno convinto soltanto a tratti: devono acquisire esperienza.

Si è discusso anche di una possibile criticità nel ruolo di opposto. Yuri Romanò ha giocato un po’ sottotono a Rio de Janeiro, ma agli Europei era piaciuto ed è un attaccante che ha sempre offerto un contributo degno di nota negli ultimi due anni. Alle sue spalle c’è il giovane Alessandro Bovolenta, che sembra un talento cristallino e che ha tutti i mezzi per poter sfondare. La situazione appare sostanzialmente serena per quanto concerne il bomber della Nazionale, spalleggiato da due schiacciatori di un certo calibro come Alessandro Michieletto e Daniele Lavia. Ivan Zaytsev non è più stato preso in considerazione dopo le deludenti Olimpiadi di Tokyo 2020 e mai più lo sarà: lo Zar, che spegnerà 36 candeline il prossimo 2 ottobre e che è in forza a Civitanova, non dovrebbe rientrare nel gruppo.

Foto: Lapresse

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