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Cosa si sono fatti Kalulu e Pellegrino? Entità infortuni e come cambia il Milan

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Il Milan esce con le ossa rotte dalla trasferta di Napoli. Non per il risultato, un 2-2 bruciante dopo essere stati in vantaggio di due reti al termine del primo tempo, ma per la situazione infortunati, che lascia Stefano Pioli con le rotazioni assai risicate in difesa, a causa dei colpi subiti da Pierre Kalulu e da Marco Pellegrino.

Iniziamo dal francese, che in Campania ha dovuto alzare bandiera bianca dopo soli diciannove minuti. Le ultime analisi parlano di un problema importante per il transalpino: lesione del tendine retto femorale tendineo sinistro per cui potrebbe finire anche sotto i ferri e rischiare uno stop parecchio lungo, di almeno quattro mesi. Una stagione stregata per lui, che aveva già iniziato male a causa di un altro infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per sette partite.

Il ko di Kaluu ha spinto Pioli a far debuttare l’argentino Pellegrino, arrivato in estate dal Platense. Il centrale non ha patito lo scotto dell’esordio, seppur non è apparso irreprensibile sul primo gol segnato da Politano. Vittima di una buca sul campo da gioco, il piede sinistro gli si è girato in maniera innaturale costringendolo al cambio: per lui frattura composta dell’osso calcinare, si profila uno stop tra i 40 e i 60 giorni. Nessun problema invece per Christian Pulisic: escluse lesioni muscolari alla coscia sinistra, rientrerà in breve a disposizione.

Rotazioni dunque limitatissime per Pioli in difesa, che avrà a disposizione almeno per i prossimi due mesi i soli Fikayo Tomori, Malick Thiaw e Simon Kjaer. I rossoneri non si rivolgeranno al mercato degli svincolati, ma porteranno in prima squadra il classe 2005 Jan-Carlo Simic, già visto in estate nelle amichevoli con Real Madrid, Juventus, Trento e Novara.

Foto: LaPresse

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