Formula 1

F1, caso gomme a Lusail: la FIA impone il numero dei pit-stop per il GP

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Un weekend decisamente convulso quello che si è venuto a creare a Lusail (Qatar), tappa del Mondiale 2023 di F1. Le gomme Pirelli sono finite al centro di un vero e proprio caso, visti gli interventi che sono stati fatti sul circuito qatariano in fatto di asfalto e soprattutto di cordoli.

COSA È SUCCESSO?

Le qualifiche Shootout di ieri erano iniziate con 20′ di ritardo rispetto al programma originario perché erano state ravvisate delle criticità sulle coperture, causate dai citati cordoli nel corso delle prove libere e delle qualifiche del venerdì. La Federazione Internazionale aveva predisposto delle misure di emergenza e, non a caso, si era tenuta una sessione extra di prove prima del time-attack per verificare il cambiamento della traiettoria in curva-12-13 di 80 centimetri. Pirelli aveva individuato una scollatura tra la mescola e la carcassa sulla spalla di molti pneumatici che avevano percorso più di 20 giri.

LA DECISIONE DELLA FIA

E’ emerso poi che i 10′ di prove prima della Sprint non avevano fornito ai tecnici del gestore italiano delle gomme sufficienti elementi per comprendere l’evoluzione delle sollecitazioni dei cordoli in stint più lunghi. Di conseguenza, si è deciso di limitare la vita delle coperture non oltre i 18 giri (almeno tre pit-stop). Come comunicato dalla FIA: “La FIA e la Pirelli comunicheranno ai team i giri rimanenti disponibili per ciascun set di pneumatici usati a loro disposizione per la gara, ed i criteri utilizzati per calcolare tale numero“.

RISCHIO SANZIONI

Sempre come riportato dalla nota della Federazione: “Qualsiasi vettura che si ritenga abbia superato il limite di durata degli pneumatici sul giro sarà segnalata agli Steward come condotta in violazione della sicurezza“.

Foto: LaPresse

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