Formula 1
F1, cosa ha sbagliato la Ferrari nel GP degli USA? Dalla pole position a una gara deludente: podio buttato tra gomme e strategia
Bilancio oltremodo negativo in casa Ferrari al termine del Gran Premio degli Stati Uniti 2023, valido come diciottesimo e quintultimo round stagionale del Mondiale di Formula Uno. In base ai riscontri della Sprint Race del sabato era sicuramente difficile sperare di difendere la pole position fino alla fine della gara lunga, tuttavia restare fuori dal podio con entrambe le macchine rappresenta una grande delusione.
La Scuderia di Maranello si è dovuta accontentare infatti di un quarto posto con Carlos Sainz (che ha mantenuto dunque la sua posizione di partenza) e di un sesto con Charles Leclerc, che scattava davanti a tutti. Tanti rimpianti a livello strategico proprio per il monegasco della Rossa, penalizzato dalla scelta di effettuare un solo pit-stop e costretto ad affrontare una fase finale della corsa di grande sofferenza.
Il pole-man è stato di fatto l’unico dei big a non optare per la strategia a due soste, pagando dazio a causa di un eccessivo degrado delle gomme e sprofondando nell’ultimo stint fino al sesto posto, subito davanti alla Mercedes di George Russell ma alle spalle della Red Bull di Sergio Perez. Il nativo del Principato, bruciato al via dalla McLaren di Lando Norris, aveva già ceduto il passo a Lewis Hamilton e Max Verstappen nel corso del primo stint con gomme medie.
Realisticamente, a quel punto, l’obiettivo massimo della Ferrari poteva essere il podio considerando le difficoltà incontrate successivamente da Norris con le hard a livello di gestione degli pneumatici. Da un possibile terzo posto, nel caso in cui avesse percorso la stessa strategia dei suoi competitor, Charles si è ritrovato dunque disarmato e senza la possibilità di difendersi negli ultimi 15 giri dagli attacchi dei rivali (tutti su gomme più fresche e performanti).
Foto: Lapresse