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F1, GP Messico 2023. L’incognita altura dirà bene all’enigmatica Ferrari? SF-23 alla prova della quota

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La Formula Uno prosegue la sua corsa forsennata come un cavallo scosso. Mancano ancora quattro gare al termine di una stagione che ha emesso tutti i suoi verdetti più pregnanti. Nonostante la sequenza di dead rubber destinata a chiudersi il 26 novembre, il Circus può offrire ancora qualche tema d’interesse. Domenica 29 ottobre si correrà il Gran Premio di Città del Messico, contesto da sempre particolare.

Vale la pena di ricordare come l’appuntamento centroamericano si disputi in altura (Ciudad de Mexico è a oltre 2.000 metri di quota), dinamica che può cambiare i valori in campo, soprattutto in termini di potenza delle power unit e di efficienza aerodinamica delle monoposto. Però, in questo 2023, si è ormai capito come Max Verstappen abbia piacere a vincere dovunque e comunque.

L’olandese, ad Austin, ha aggiunto un’altra tacca alla sua cintura. Siamo a 15 nella stagione corrente. Imporsi nell’autodromo intitolato ai fratelli Rodriguez significherebbe diventare il primo pilota di sempre a conquistare 16 vittorie nel medesimo anno solare. Dinamica, però, figlia anche dell’espansione dei calendari. Ecco perché il Cannibale guarda alla percentuale. Gli servono altri 2 successi per battere l’apparentemente imbattibile 75% tenuto da Alberto Ascari nel 1952.

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Per il resto, c’è la rincorsa al secondo posto nel Mondiale costruttori, obiettivo dichiarato dalla Ferrari ad agosto. Di riffa o di raffa, in Texas la Scuderia di Maranello ha rosicchiato altri 6 punti alla Mercedes, portandosi a -22 dalla rivale e tamponando al contempo la rimonta della McLaren (ancora a -80 dalla Rossa). Le prestazioni nel Lone Star state non sono state incoraggianti, ma in Messico cambierà tutto. Il lay-out potrebbe dire meglio alla SF-23 e l’altura è un’incognita con cui tutti dovranno confrontarsi.

Due parole, infine, su Sergio Perez, il cui sedile si fa sempre più caldo. Anzi, caliente, come la passione della sua gente per la Formula 1. Checo correrà in casa. Sarà sufficiente per realizzare un exploit in grado di far risalire le sue quotazioni in caduta libera?

Foto: Photo LiveMedia/Xavi Bonilla/DPPI

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