Formula 1
F1, GP Messico 2023. Prima fila tutta Ferrari. Max Verstappen resta favorito, ma le Rosse sognano il doppio podio
Alle ore 21.00 europee di domenica 29 ottobre scatterà il Gran Premio di Città del Messico, quart’ultimo atto del Mondiale di Formula Uno 2023. La giornata potrebbe consentire a Max Verstappen di diventare il primo uomo a vincere 16 gare nell’arco del medesimo anno solare, ma soprattutto di tenere viva la possibilità di diventare il pilota con più successi nella stessa stagione anche sul piano percentuale.
L’olandese, che da marzo a oggi si è imposto 15 volte su 18 e nella capitale messicana ha già trionfato in ben 4 occasioni, dovrà però scattare dalla terza casella, essendo stato battuto dalle due Ferrari in qualifica. Considerato l’andazzo del 2023, sarebbe mendace instillare false speranze. Il Cannibale resta il favorito numero uno, ma la Scuderia di Maranello può sicuramente giocarsi le proprie carte in ottica podio.
Il Cavallino Rampante, “sente ormai la scia” della Mercedes nella rincorsa al secondo posto nel Mondiale costruttori, essendosi riportata a 22 punti dalle Frecce Nere. Erano 56 al termine della pausa estiva, dunque il ritardo è stato più che dimezzato. Si può recuperare ulteriormente, poiché Lewis Hamilton e George Russell sono relegati rispettivamente al sesto e all’ottavo posto in griglia.
F1, orario gara 29 ottobre: programma GP Messico 2023, tv streaming, guida Sky e TV8
Fra gli altri temi proposti da Ciudad de Mexico c’è anche il rendimento di Sergio Perez, la cui permanenza in Red Bull è ormai in aperta discussione, nonostante abbia un contratto anche per il 2024. Sappiamo però il Drink Team non vada tanto per il sottile se c’è da tagliare un pilota, soprattutto se non proviene dalla propria filiera. Nick De Vries ne sa qualcosa.
Con il ritorno in auge di Daniel Ricciardo, che peraltro partirà davanti a Checo, e le valide prestazioni fornite da Liam Lawson, non viene escluso un clamoroso siluramento del veterano di Guadalajara in favore del figliol prodigo australiano, in maniera tale da liberare un sedile per il giovane neozelandese nel team satellite. Dunque, se Perez ci vuole essere anche nel 2024, deve battere un colpo. Quale occasione più propizia della gara di casa?
Foto: LivePhotoSport