Seguici su

Formula 1

F1, GP Messico 2023: numeri, statistiche, curiosità. Max Verstappen ha già numeri impressionanti e senza precedenti!

Pubblicato

il

Max Verstappen

La Formula Uno prosegue senza soluzione di continuità, appropinquandosi al quart’ultimo appuntamento della stagione. Ci si sposta dal Texas al Messico, dove domenica 29 ottobre andrà in scena il Gran Premio intitolato alla capitale del Paese centroamericano. La gara ha cambiato denominazione nel corso degli anni, ma si tratta di una modifica legata esclusivamente all’etichetta e non alla sostanza.

La storia dell’appuntamento comincia nel 1963, quando l’autodromo Magdalena Mixhuca, soprannominato la “Monza messicana” in virtù del fatto di essere incastonato in un parco, entra in calendario. È un momento in cui la F1 è popolarissima in Messico grazie ai fratelli Rodriguez. Soprattutto Pedro per la verità, poiché il talentuoso Ricardo perisce tragicamente in corsa a soli 20 anni nel 1962. Il GP attira folle oceaniche difficili da gestire, come nell’edizione 1970, seguita in loco da circa 200.000 persone e caratterizzata da un’autentica invasione di pista nel giro finale, quando la gara non è ancora terminata!

Pochi mesi dopo, nell’estate 1971, anche la vita di Pedro viene troncata prematuramente a 31 anni da un incidente di gara. L’evento viene dunque cancellato, ma rinasce a metà anni ’80, sempre nello stesso autodromo (intitolato proprio alla memoria dei Fratelli Rodriguez). Si gareggia dal 1986 al 1992, ma l’impianto è vetusto e viene abbandonato in favore di altri lidi più moderni (e ricchi).

Calendario F1 2024, saranno 24 GP: torna la Cina e conferma per Imola e Monza

La terza vita del Gran Premio comincia nel 2015, grazie all’interesse generato dalla presenza di Sergio Perez e, soprattutto, ai forti investimenti privati che consentono di portare nel XXI secolo sia il tracciato che le strutture di supporto. Dal 2021 l’appuntamento non è più il “Gran Premio del Messico”, bensì il “Gran Premio di Città del Messico”, ma a parte il nome non è cambiato nulla.

VITTORIE

Solo in tempi recenti è emerso un serial winner, poiché le 22 edizioni sono state conquistate da quindici piloti diversi. Fra di essi, Max Verstappen è l’unico capace di imporsi 4 volte (2017, 2018, 2021, 2022). Il doppio rispetto a Jim Clark (1963, 1967), Alain Prost (1988, 1990), Nigel Mansell (1987, 1992) e Lewis Hamilton (2016, 2019)!

Sul fronte dei team, la Red Bull è diventata la prima a vincere in 4 occasioni scavalcando, proprio nel 2022, Lotus, McLaren, Williams e Mercedes, tutte ferme a 3. Dal canto sua la Ferrari è passata per prima sotto la bandiera a scacchi un paio di volte (1970 con Jacky Ickx e 1990 con Alain Prost).

POLE POSITION

Guardando alle pole position, si nota come questa graduatoria sia capeggiata da Jim Clark, capace di ottenere 4 partenze davanti a tutti, di cui tre consecutive (1963, 1964, 1965, 1967).

Nell’era contemporanea, nessuno è ancora risultato il migliore in qualifica in più di un’occasione. Abbiamo, infatti, ben cinque piloti in attività a essere scattati dalla prima casella. Si tratta di Lewis Hamilton (2016), Daniel Ricciardo (2018), Charles Leclerc (2019), Valtteri Bottas (2021) e Max Verstappen (2022).

Guardando alle squadre, la classifica è capitanata dalla Lotus con 6 (alle quattro di Clark si aggiungono anche quelle di Jo Siffert nel 1968 e Ayrton Senna nel 1986).  Tra i costruttori attualmente impegnati in Formula Uno, vantano almeno una pole position nel GP di Messico Ferrari (3), Williams (3), McLaren (3), Mercedes (3) e Red Bull (2).

PODI

Sul fronte dei podi, l’ex aequo di massa è stato spezzato da Lewis Hamilton, il quale nel 2022 è diventato il primo uomo a issarsi a quota 5, superando addirittura un sestetto che lo insegue a 4. Al di là dei successi del 2016 e 2019, il britannico si è piazzato tre volte secondo (2015, 2021, 2022). Complessivamente, sono però solo quattro gli uomini in attività ad aver già un piazzamento nella top-three.

5 (2-3-0) – HAMILTON Lewis [GBR]
4 (4-0-0) – VERSTAPPEN Max [NED]
3 (0-1-2) – BOTTAS Valtteri [FIN]
2 (0-0-2) – PEREZ Sergio [MEX]
1 (0-0-1) – RICCIARDO Daniel [AUS]

PILLOLE

Alain Prost è l’unico pilota ad aver vinto con due squadre diverse. Il francese si è imposto con la McLaren nel 1988 e con la Ferrari nel 1990.

– Nel 1965 il Messico regalò la prima vittoria di sempre alla Honda come costruttore. La Casa giapponese primeggiò grazie a Richie Ginther.

Guardando all’intera storia dell’appuntamento messicano…
– In 10 occasioni (45,5%) il vincitore è partito dalla pole position.
– In 14 occasioni (63,6%) il vincitore è partito dalla prima fila.

Riferendoci solo all’era turbo ibrida
– In 4 occasioni (42,9%) il vincitore è partito dalla pole position.
– In 5 occasioni (71.4%) il vincitore è partito dalla prima fila.

– L’unico pilota capace di vincere il GP del Messico senza scattare dalle prime quattro posizioni è stato Alain Prost, che nel 1990 trionfò partendo addirittura dalla 13ma casella.

– In realtà, il dato più interessante è un altro. Nell’era turbo-ibrida, quindi dal 2015 in poi, 6 volte su 7 (85,7%) il GP è stato vinto dal pilota in testa al termine del primo giro! L’unica eccezione è rappresentata da Charles Leclerc nel 2019. Il monegasco chiuse quarto e la gara la vinse Lewis Hamilton.

– C’è anche un pilota italiano tra i vincitori del GP del Messico. Parliamo di Riccardo Patrese, il quale dominò la scena nel 1991.

Foto: La Presse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità