Formula 1
F1, i precedenti della Ferrari nel GP del Qatar. Le Rosse pronte a riscattare un 2021 incolore
La Ferrari arriva al Gran Premio del Qatar rinfrancata dai buoni risultati del mese di settembre. Terzo e quarto posto a Monza, vittoria a Singapore (con una quarta posizione a fare da contorno), quarta e sesta moneta a Suzuka. Non certo un ruolino di marcia stratosferico, ma neppure un rendimento su cui sputare, soprattutto alla luce di come sono andate tante (troppe) gare del 2023.
Proprio questa progressione lascia intendere che le Rosse possano migliorare quanto realizzato a Lusail nell’unico precedente GP disputato. In primis perché nel 2021 le avversarie imprendibili erano due (Mercedes e Red Bull). Quest’anno, invece, resta fuori portata solo il Drink Team. Il regresso delle Frecce Nere le ha trasformate in una rivale con cui confrontarsi ad armi pari.
In secondo luogo, il risultato dell’unica edizione della gara svoltasi alle porte di Doha non arrise al Cavallino Rampante. Due anni orsono il GP Qatar fu oltremodo sofferto, a partire dalle qualifiche. Carlos Sainz si attestò in quarta fila, partendo però dalla terza in seguito alle penalità ricevute da Max Verstappen e Valtteri Bottas; Charles Leclerc fu condizionato da un problema al telaio e si arrese già nel Q2.
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La gara, poi, fu un calvario di mediocrità. Partite seguendo una strategia conservativa (un solo cambio gomme anziché due, come la maggior parte degli avversari), le Rosse evitarono il doppiaggio solo di un soffio, attestandosi al 7° posto con lo spagnolo e all’8° con il monegasco. Un mezzo disastro in verità, poiché una posizione venne guadagnata grazie a ritiro di Valtteri Bottas e, sotto alla bandiera a scacchi, il duo di Maranello fu preceduto finanche da Lance Stroll.
Complessivamente, nel 2021 a Lusail si vide una delle Ferrari più anonime e incolori di quella stagione. Fare peggio nei prossimi giorni appare difficile, soprattutto considerando come le prestazioni degli ultimi tre GP possano essere definite incoraggianti.
Foto: La Presse