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F1, in Qatar si prepara la festa dell’Emiro Max Verstappen. Il Cannibale iridato già sabato?

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Max Verstappen

La Formula Uno si appresta a correre il Gran Premio del Qatar. Si gareggerà in un emirato dove, a meno di cataclismi, il Circus renderà omaggio al proprio, di Emiro, ovvero a Max Verstappen. L’olandese è in procinto di conquistare matematicamente il suo terzo Mondiale consecutivo. Un titolo mai veramente in discussione nell’arco di questo 2023, durante il quale lui e la Red Bull hanno letteralmente fatto ciò che hanno voluto.

Si tratta di una mera formalità, per il Cannibale, al quale sarà sufficiente incamerare 3 punti. In altre parole, gli basterà classificarsi fra i primi sei nella Sprint di sabato per fregiarsi aritmeticamente di una corona iridata conquistata, de facto, già a Miami. In Florida Super Max ha voluto umiliare il compagno di box Sergio Perez, che dopo un paio di fortunose vittorie a inizio stagione si era messo in testa l’idea di poter infastidire il caposquadra. Messicano colpito e affondato, perché da lì non c’è proprio stata più partita.

La domanda, a questo punto, è se Verstappen riuscirà a stabilire il nuovo primato assoluto in termini di vittorie. Il fresco ventiseienne proveniente dal Limburgo si è imposto in 13 delle 16 gare disputate sinora, tenendo dunque una percentuale di successo pari all’81,25%. Ora come ora è la più alta di sempre, ma mancano ancora 6 GP. Se il Cannibale dovesse conquistarne almeno altri 4, sigillerebbe il dominio più marcato in 74 anni di storia della F1. Viceversa, il record rimarrà nelle mani di Alberto Ascari (6 affermazioni su 8 gare nel 1952).

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Citato Ascari, si passa all’argomento Ferrari. Grosse prospettive non ce ne sono. La Scuderia di Maranello si è posta l’obiettivo di chiudere seconda il Mondiale costruttori. Traguardo fattibile, considerando come l’Aston Martin sia stata volata via e la Mercedes sia ora davanti di soli 20 punti. In realtà, chiunque baratterebbe la piazza d’onore nella classifica riservata ai team con una nuova vittoria dopo quella di Singapore, ma tale ipotesi può diventare realtà solo se i pianeti si dovessero riallineare, come accaduto a Marina Bay.

Foto: La Presse

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